Per il 20116 E' prevista la edizione di due volumi della serie.Le marche e la Grande Guerra. Per questo anno, che è stato definito l'anno dell'angoscia, sono previsti:
sabato 29 ottobre 2016
Polverigi 3 Novembre 2016 Ore 21
Presso la Mediateca di Polverigi,
incontro autunnale 2016 nel quadro del programma
"Capire la Grane Guerra"
Per il 20116 E' prevista la edizione di due volumi della serie.Le marche e la Grande Guerra. Per questo anno, che è stato definito l'anno dell'angoscia, sono previsti:
Volume I: La difesa costiera
Volume II: il fronte interno.
Per il Volume I/1916
il tema centrale sarà la difesa costiera, sulla scorta della Conferenza Organizzata dal Comando Militare Regione Marche dal titolo
"La difesa Costiera e la Difesa Aerea. Il rapporto esercito e marina nelle marche durante la Grande Guerra. L'Esercito e la difesa aerea delle Marche.
Volume che sarà integrato anche dalle operazioni terresti delle brigate dal nome "Marchigiano", Marche, Ancona, Macerata, Pesaro, Piceno.
In questo settore si parlerà della brigata Ancona e degli avvenimenti in Vallarsa del luglio 1916, in cui i reparti della brigata insieme al Battaglione Vicenza, furono protagonisti delle sfortunate vicende degli irredentisti Cesare Battisti e Fabio Filzi
Proprio questo argomento sarà l'oggetto della conferenza a Polverigi giovedì 3 novembre ore 21, ove si cercherà di dare un quadro esaustivo delle operazioni condotte dalla brigata Ancona su Monte Corno e le vicende che videro i due irredentisti assurgere a simbolo di italinaità
Il Secondo volume, che tratterà del Fronte Interno, coprirà la seconda parte dell'anno, con particlare accenno al fronte interno nelle Marche, la sua articlazione, la differenziane tra zona interna e collinare e zona marittima, oltre che delle tre offensive sull'Isonzo note come 7a,8a,9a Battaglia.
Altro aspetto trattato riporterà le note a commento delle innovazioni che la Grande Guerra ha introdotto (aereo, gas, mine, sommegibile, esplosivi, industria) sulla base dei temi proposti dal Calendario dell'Esercio 2017 dedicato alle innovazioni della prima Guerra Mondiale, che sarà presentato a Fermo, presso la Prefettura, il 7 Dicembre 2016
La tradizione che vuole questi volumi raccogliere le conferenze, gli incontri e le ricerche svolte in questo anno per ricordare la data centenaria della Grande Guerra continua
Presentato in questi giorni il primo volume dedicato al 1915
(vds www.anconalastoria.blogspot.com post in data 27 ottobre 2016)
è in uscita il secondo volume volume dedicato al 1915
dal titolo
LE MARCHE E LA PRIMA GUERRA MONDIALE. IL 1915
I primi sei mesi di guerra
La Collana Storia in laboratorio si arricchisce, quindi del volume n. 22 e del n. 23
domenica 23 ottobre 2016
A rincorre i giovani
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Recuperare il consenso dei giovani nella costruzione del progetto europeo. È questo l'obiettivo dell'iniziativa lanciata dal segretario generale del Parlamento europeo, Klaus Welle.
Si chiama European Parliament Ambassador School, Epas, ed è entrata nell'anno corrente nel suo secondo anno di sperimentazione. Il progetto è incentrato sul coinvolgimento delle scuole per una corretta informazione ed educazione ai temi europei, in particolare sulla storia dell'integrazione europea, per la conoscenza delle istituzioni che la rappresentano e dei principali vincoli che ne regolano il funzionamento. L'idea del Parlamento è di fare delle scuole delle vere e proprie “ambasciate” dell’Unione europea, Ue: al termine di un percorso formativo e informativo che coinvolge in egual modo studenti e docenti, la scuola aderente è candidata per diventare ambasciatrice del Parlamento europeo. Il riconoscimento è vincolato a un test finale che dimostra quanto i temi dell'integrazione europea e del dibattito politico continentale siano riusciti a conquistare i giovani coinvolti. Una necessità, quella di riconquistare un elettorato giovanile sempre più disaffezionato, che il Parlamento sembra aver compreso. Da qui la decisione di agire alla radice del problema, dove si forma gran parte della cultura generale dei futuri cittadini ed elettori europei. Il coinvolgimento in prima persona e la spreading initiative dei singoli (ambasciatori junior se studenti e senior se docenti) viene così tentata quale palliativo in attesa di programmi di formazione più strutturati sull'Ue che in alcuni Paesi, si pensi all'Italia per l’appunto, tardano ad arrivare. Forgiare cittadini europei Il target preferenziale sono i ragazzi tra i 16 e i 18 anni, età in cui dovrebbe svilupparsi un primo senso di cittadinanza, anche grazie all'avvento della maggiore età e all'inizio del godimento dei diritti politici. Del resto, tra le istituzioni europee, il Parlamento è l'unico a poter vantare un mandato diretto da parte dei cittadini e quindi a poter svolgere un ruolo di mediazione e formazione con il futuro corpo elettorale. Come tutti i progetti pilota di questo genere, i risultati sono stati molto diversi tra uno Stato membro e l'altro. Anche se parliamo di numeri statisticamente irrisori data la portata che ha avuto finora l'iniziativa, poche centinaia di scuole hanno infatti aderito in tutto il continente, i Paesi dove il progetto sembra aver avuto maggior successo sono Irlanda e Olanda. Epas nelle scuole italiane In Italia, Epas è approdato nel settembre del 2015, coordinato dalla Rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo e sostenuto contenutisticamente dal Centro studi, formazione, comunicazione e progettazione sull'Ue e la global governance. Nell'anno 2015/2016 ha coinvolto 24 scuole della penisola (in Irlanda ne sono state coinvolte 25), selezionate esclusivamente tra istituti alberghieri e professionali. Sfortunatamente tra le 24 scuole inizialmente selezionate che si erano dette interessate al progetto solo otto sono arrivate a conclusione del processo, risultando al termine dell'iter “ambasciatrici del Parlamento Europeo”. Le altre hanno deciso di fermare la sperimentazione, soprattutto a causa delle poche risorse messe a disposizione, a fronte della complessità organizzativa nel gestire questo progetto strutturalmente per l'intero anno scolastico. Si consideri che l'iniziativa del Parlamento prevede una serie di attività difficili da pianificare per un istituto scolastico che non consideri questo programma prioritario: giornate di informazione con eurodeputati, produzione da parte dei ragazzi di materiale informativo e giochi di simulazione istituzionale. Un programma ricco e interessante in una facoltà universitaria, ma probabilmente oneroso per quella che è la routine scolastica di molte scuole italiane. Nel 2016 il progetto entra nel suo secondo anno di sperimentazione ed è ancora in fase di preparazione. La grande novità sembra essere la scelta di non focalizzarsi solo sugli istituti alberghieri, ma allargare anche ai Licei e agli istituti tecnici, privilegiando le scuole del Lazio e della Lombardia. Un tentativo di focalizzare maggiormente gli sforzi senza perdere il lavoro fatto, soprattutto in termini di formazione: è allo studio infatti un processo di follow up che riguarda le scuole già ambasciatrici, per continuare a mantenere un rapporto con l'Ufficio per l'Italia del Parlamento. È del resto sempre più necessario supplire alla carenza di informazioni e nozioni sull'Ue nella scuola media superiore. Un'istruzione più europea In attesa di una linea guida del Ministero dell'Istruzione sui programmi scolastici e sulla formazione dei docenti, che oggi più che mai dovrebbe avere uno sguardo rivolto all'Europa, l’onere di informare i giovani su questi temi è soprattutto a carico dell’iniziativa di singole associazioni, scuole ed enti locali. Il compito è tuttavia chiaramente sproporzionato anche per le istituzioni europee, come nel caso del Parlamento, che possono avvalersi negli Stati membri solo di risorse umane ed economiche alquanto limitate. Per questo probabilmente è sempre più necessaria un'indicazione europea sui programmi scolastici e l’importanza di dedicare, nell'autonomia scolastica dei metodi e dei tempi, una parte del programma alla scoperta dell'Ue. Questa formazione è indispensabile anche per sostenere gli ottimi risultati già raggiunti grazie agli scambi Eramus+, che riguardano appunto le scuole, ma che da soli non possono supplire alla mancanza di una vera formazione alla cittadinanza europea. Federico Castiglioni è dottorando in Studi europei presso l'Università Roma Tre e vicepresidente dell'associazione Alternativa europea. Per le informazioni sull'iniziativa e la sua evoluzione finora in Italia si ringrazia sentitamente il Prof. Roberto Castaldi, Direttore Ricerca e Sviluppo del CesUE (www.cesue.eu). |
giovedì 13 ottobre 2016
Aprilia. Festival della Cultura
CONFERENZA “CENTENARIO GRANDE GUERRA : UN RICORDO PER LA
PACE”
Evento
inserito nell'Osmosi2016 – Festival della Cultura - Aprilia
Domani 13
ottobre alle ore 18 presso polo
CulturAprilia (ex Claudia) ad Aprilia si terrà la conferenza dal titolo “ CENTENARIO GRANDE GUERRA : UN
RICORDO PER LA PACE”, organizzata dall'Associazione apriliana “Un ricordo per
la pace”
L'evento si
inserisce nel festival della cultura “OSMOSI2016” (Officine – Specializzate:
Mostre, Opere, Suoni, Idee), organizzato dal Comitato Grandi Eventi di Aprilia
in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura del
Comune di Aprilia.
Osmosi2016 è il
primo festival della cultura apriliana, si terrà nelle giornate di giovedì 13,
venerdì 14 e sabato 15 ottobre nella grande struttura, rinnovata con i fondi
Plus, di CulturAprilia (ex stabilimento Claudia). Nasce dall’idea di
valorizzare le attività culturali e il patrimonio associativo della città di
Aprilia.
La conferenza
avrà come tema il ricordo della Grande Guerra e del sacrificio dei soldati
italiani al fronte. In particolare verrà messo a fuoco il primo anno dei
combattimenti 1915-1916.
Verrà proiettato
il video “4 novembre : la grande vittoria italiana” realizzato
dall'Associazione “Un ricordo per la pace” e alcune foto tratte dall'album “Impressioni di guerra” di
Giuseppe Bonacini, (1892-1961) relativo alla storia dei VCA Volontari Ciclisti Automobilisti del 1915.
Il generale
Generale Massimo Coltrinari con la sua
relazione dal titolo : “1915-1916 : dalla
passione patriottica all'angoscia”.
Saranno esposti
alcuni reperti storici della prima guerra mondiale, tra cui la bandiera del
Regno d'Italia e l'elmetto del soldato italiano, materiale storico della
famiglia di Elisa Bonacini, presidente dell'Associazione “Un ricordo per la
pace”.
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