venerdì 27 aprile 2012
L'impegno della Associazione Nazionale Combattenti per i Giovani
Si riporta la presentazione al Volume di prossima uscita di Diana Fotia, Terrorismo.....per non addetti ai lavori, che rappresenta la prova tangibile dell'impegno della Associazione Nazionale Combattenti per i Giovani, nel loro percorso di formazione e istruzione
Presentazione
Questa presentazione si inserisce in un momento importante della vita della Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione, e, a scendere, del progetto Storia in Laboratorio. La nostra società sta attraversando un periodo non solo di crisi economica e finanziaria, con un arretramento in termini di ricchezza e disponibilità di beni materiali evidente. Sta attraversando un periodo anche di crisi etica e morale, ove una classe dirigente politica è rifiutata, per le sue scelte, i suoi atteggiamenti ed il suo stile di vita, da quasi tutto il popolo italiano. Un governo, detto tecnico, sta prendendo decisioni importanti e sembra che stia traghettando il Paese verso la normalità. Ma è sotto gli occhi di tutti che questo governo, pur godendo del consenso di gran parte della società italiana non è il frutto di una sana democrazia. E’ stato imposto da chi aveva a cuore le sorti della Repubblica, in una sorta di sospensione del normale svolgersi della vita politica, necessaria ed accettata ma anomala.
In questo quadro generale , i riverberi di tanta incapacità di applicare i dettami costituzionali e democratici al vivere politico quotidiano, sembrano investire anche l’Associazione Combattenti, questo microcosmo di poche centinaia di persone, che, trainati dai superstiti di chi operò sul campo e da qualche familiare volenterose vuole far vivere gli ideali della Guerra di Liberazione 1943-1945.
Al consiglio Nazionale della Associazione del 2012 si sono viste situazioni tristi nel momento del rinnovo delle cariche associative per il triennio 2012-2015. Il grande afflato verso i grandi ideali che la Guerra di Liberazione aveva creato, in quello spirito di rinnovamento e di crescita dopo le tragiche giornate armistiziale, di cui l’Associazione si era vivificata nella sua azione dal momento della sua fondazione ad oggi, sembra essersi disperso nei meandri della meschinità, della mancanza di risorse materiali, di situazioni procedurali tra cavilli e combinati disposti di norme interpretate da presunti conoscitori di norme, tra discussioni, asserzioni di bassa lega, nervosismi e quant’altro. Quello per cui si era combattuto in quegli anni giovanili si sta diradando come neve al sole di fronte a personaggi preoccupati solo di avere a disposizione il poco che una Associazione può dare in termini economici, con una costante allarme: se qualcuno non interviene con massicci versamenti di denaro, l’Associazione fra due anni chiude. Come se gli ideali della Guerra di Liberazione potessero essere accantonati e mandati in archivio perché l’Associazione non riceve fondi. Vedere personaggi che occupano cariche propostivi e centrali parlare in tali termini, del resto ormai costante nei loro interventi da vari mesi ed anni, significa trasformare l’impegno associativo in un mera adesione ad una realtà di rifiuto, di mancanza di ideali, di grettezza morale e spirituale, di non cultura, di fallimento che non è certo da condividere.
Il Consiglio Nazionale ha terminato i suoi lavori con questa mozione finale, scritta e composta da Alessandro Cortese de Bosis
DOPO AVER RESO OMAGGIO AL MEDAGLIERE,
RICORDATI I SOCI SCOMPARSI ,
POSTO UN DEFERENTE SALUTO ALLA MEDAGLIA D’ORO PAOLA DEL DIN
PRESO ATTO DELLE VOTAZIONI ODIERNE,
DECIDE
ALLA VIGILIA DEL 70°ANNIVERSARIO
DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE 1943-1945
DI DEDICARE OGNI SFORZO AFFINCHè QUESTA GLORIOSA RICORRENZA
DEL SECONDO RISORGIMENTO VENGA VALORIZZATA
COME RACCORDO AL PRIMO RISORGIMENTO
GIA’ CELEBRATO CON IL 150 ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA
QUESTO NOSTRO IMPEGNO DEVE SOPRATTUTTO METTERE IN RISALTOIL PRIMATO STORICO DELLE FORZE ARMATE COME PREROGATIVA PRINCIPALE
DEL PRIMO E DEL SECONDO RISORGIMENTO
PERCHE’
NEL PRIMO LE FORZE ARMATE HANNO UNIFICATO L’ITALIA,
NEL SECONDO CON LA LOTTA AL NAZIFASCISMO HANNO RISPRISTINATO
IL TRINOMIO LIBERTA’-UNITA’-INDIPENDENZA
CONSACRATO NELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA.
IL CONSIGLIO NAZIONALE,
AUSPICA ALTRESI,
CHE LE CITTA’ ITALIANE MEDAGLIE D’ORO AL VALOR MILIRARE E CIVILE
PENDANO PARTE CON I LORO SINDACI E CITTADINI
ALLA RIEVOCAZIONE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
IN SOLIDALE SINTONIA CON I COMBATTENTI CHE HANNO LIBERATO
QUELLE CITTA’ MARTIRI DELLA CAMPAGNA 1943-1945
E’ IL CONSIGLIO SALUTA OGGI IL SINDACO DI MIGNANO MONTELUNGO
CAMPO DI BATTAGLIA DEL I RAGGRUPPAMENTO MOTORIZZATO
NOSTRO GRADITO OSPITE AL CONVEGNO DI CHIACIANO
IL CONSIGLIO NAZIONALE,
ESPRIME
I SOCI A COOPERARE ANCHE CON LA NOSTRA FONDAZIONE ,
IL SODALIZIO PERMANENTE
NEL QUALE ESSI POTRANNO E VORRANNO CONFLUIRE PER CONTINUARE
LE NOSTRE OPERE DI VALORIZZAZIONE
DELLA CAMPAGNA DI LIBERAZIONE DEL NOSTRO PAESE ED
AUSPICA
INFINE CHE OGNI SFORZO VENGA COMPIUTO
PER CORROBORARE LA NOSTRARIVISTA
“IL SECONDO RISOGIMENTO D’ITALIA”
CHE SOPRATTUTTO NEL 70° ANNIVERSARIO
DELLA VITTORIA UL NAZIFASCISMO
CONTINUERA’ AD ILLUSTRARE
COME NOSTRO PORTUALE CULTURALE
MOMENTI SALIENTI DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE.
L’ASSEMBLEA APPROVA CONUN APPLAUSO
Può sembrare presuntuoso affidare ad un libro un compito di tale portata, ma nel momento attuale questa è la situazione ed occorre, quindi, accettiarlo.
Questo volume, vuole essere il segno di apertura verso i Giovani, speranza e futuro della nostra società, vuole andare a contrasto con questa situazione di crisi etica, morale e situazionale. Quei giovani, e la il disagio giovanile è sotto gli occhi di tutti, che stentano ad avere una loro indipendenza economica, stentano ad avere un lavoro stabile, arrivano a metà della vita ancora in situazioni di precariato, in pratica hanno un futuro incerto e difficile
Si è ormai constatato che le nuove generazioni hanno bisogno di aiuto Le nostre scuole superiori, oggi, non riescono, per vari motivi, che in questa sede non è il caso di elencare, non sono più i luoghi ove si forma la base istruttiva ed educativa per affrontare la vita ed il mondo del lavoro, ma semplici luoghi di intrattenimento ove in una deriva sempre più involutiva.
Ben vengono, dunque, libri come questo, che sono una tangibile prova di come chi vuole dare un segno tangibile del proprio impegno e della propria coerenza argomentativa, in un quadro come quello del Progetto Storia in Laboratorio, che rappresenta il veicolo di come i desideri e gli auspici, declamati in vari contesti, trovano la realizzazione concreta.
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