Il SAN, aggregatore nazionale di risorse archivistiche, è aperto alla collaborazione delle Istituzioni interessate alla fruizione in rete del proprio patrimonio documentario.
domenica 21 dicembre 2014
Istituto Centrale per gli Archivi . Newletters n. 32
l'Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) - responsabile della gestione, manutenzione ed evoluzione del Sistema Archivistico Nazionale - ha pubblicato la Newsletter SAN n. 32 del 4 dicembre 2014.
Per iscriversi alla Newsletter seguire il link: http://www.san.beniculturali.it/web/san/iscrizione-alla-newsletter
Il SAN, aggregatore nazionale di risorse archivistiche, è aperto alla collaborazione delle Istituzioni interessate alla fruizione in rete del proprio patrimonio documentario.
Il SAN, aggregatore nazionale di risorse archivistiche, è aperto alla collaborazione delle Istituzioni interessate alla fruizione in rete del proprio patrimonio documentario.
Al fine di proporre agli utenti l’offerta più esaustiva possibile e nell’intento di far emergere l’attività di ciascuna istituzione aderente, si invita a segnalare alla redazione ICAR iniziative realizzate, in corso di realizzazione e/o quelle che si intendano realizzare; attività di gruppi di lavoro, comitati e commissioni; intese e convenzioni con soggetti pubblici e privati; progetti innovativi; percorsi tematici da rilanciare, valorizzare e rendere fruibili tramite il SAN.
NOTIZIE IN EVIDENZA
Giovedì 4 dicembre (ore 9 – 13) l’Archivio Centrale dello Stato ha presentato la Banca dati di 171.100 Marchi di fabbrica e di prodotto.
La documentazione brevettuale conservata all’Archivio Centrale è una delle serie archivistiche più complete. E’ costituita da 891.000 fascicoli, circa 3 chilometri lineari di materiale, di cui 171.100 fascicoli sono di Marchio di fabbrica o di prodotto, depositati dal Ministero dello Sviluppo Economico, dicastero preposto all’esame delle invenzioni.
I Marchi (171.000 fascicoli, dal 1869 al 1965), come le Invenzioni (620.200 fascicoli, dal 1855 al 1962) e i Modelli (100.000 fascicoli, dal 1876 al 1965), rappresentano il progresso tecnico ma anche l’evoluzione del gusto, della grafica e di forme lessicali spesso diventate di uso comune.
L’archivio Brevetti e Marchi è costituito da un ricchissimo patrimonio grafico e fotografico, fino al materiale pubblicitario nella fase di commercializzazione del prodotto finito. La documentazione conservata presso l'Archivio Centrale dello Stato consente di avere un panorama completo della brevettazione italiana dalla metà del XIX secolo ai giorni nostri, sia per i marchi di fabbrica che per i modelli industriali e per le invenzioni. Dalla documentazione emerge l'aspetto estremamente diversificato della platea degli "inventori", da quelli professionali a quelli occasionali, in un rapporto storicamente dinamico tra cultura artigianale e cultura industriale.
La Giunta centrale per gli studi storici, per gli ottanta anni dalla sua costituzione, organizza il Convegno "L’organizzazione della ricerca storica in Italia" (Roma, 16-17 dicembre, Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, via Milano, 76). Il convegno, posto sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, costituisce la prima iniziativa del genere finora realizzata e cade in un momento di importanti trasformazioni. I partecipanti, tutti docenti ed esperti di particolare qualificazione e competenza per i loro studi e le funzioni svolte, affronteranno i temi della transizione sul terreno della metodologia e degli strumenti della ricerca guardando all’attualità, con ovvi riferimenti ai cambiamenti verificatisi negli ultimi decenni.
Nella ricorrenza del centenario della Grande Guerra, il convegno “La Grande Guerra rivoluziona la comunità scientifica. Il ruolo dell’Italia”, che si terrà a Roma il 10 e l’11 dicembre (Aula Marconi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Piazzale Aldo Moro), propone un’indagine sul rapporto fra ricerca scientifica ed esigenze militari, mobilitazione industriale e mobilitazione civile, che, nel corso del conflitto, assumono una fisionomia particolare sotto forma di “mobilitazione bellica”.
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