lunedì 29 ottobre 2018
Volume: 1866. Quattro battaglie per il Veneto
Di prossima pubblicazione.
Si riporta la Premessa al Volume:
Nel quadro delle attività del Centro Studi sul Valor
Militare, dell’Istituto del Nastro Azzurro, non si poteva non dedicare agli
avvenimenti del 1866, che nella tradizione risorgimentale sono definiti la III
Guerra di Indipendenza, uno studio particolareggiato. Avvenimenti che nel loro
complesso rilevano come il giovane Regno d’Italia non fu in grado di cogliere
sul campo quelle vittorie che gli entusiasmi popolari, le aspettative politiche,
le ingenti somme spese per il settore militare chiedevano come una cosa dovuta,
quasi acquisita. Vittorie che non vennero e dovemmo prendere atto di due
mancati successi. Si riuscì, opinione pubblica e classe politica in testa, per
motivi dovuti alla delusione, alla nevrastenia, alle ancora imperanti divisioni
regionali, alla mancanza di capi carismatici, a trasformarli in sconfitte.
L’unico punto in cui tutti sono concordi, ieri ed oggi, è quello relativo al
Valore Militare, riconosciuto anche dal nemico, del combattente italiano. Come
Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valor Militare non si
poteva riprendere questi argomenti nella data anniversaria del 150° degli
eventi e proporre a soci, amici e studenti un contributo atto a conoscere ed
approfondire questa pagina della nostra storia patria nel modo non proprio
pedissequo rispetto alla tradizione.
Basato sui criteri di ricerca e studio del Centro Studi
sul Valor Militare - CESVAM[1]
in questo studio andremo ad affrontare i fatti relativi alle tre principali
battaglie svoltesi durante la predetta terza guerra di indipendenza, ma che nel
resto d’Europa è più comunemente conosciuta con il nome di guerra
austro-prussiana del 1866 o “guerra delle sette settimane”. In particolare, i fatti
d’arme che andremo ad analizzare sono la battaglia di Custoza, la battaglia di
Sadowa e la battaglia navale di Lissa.
Una brevissima nota sarà dedicata alle operazioni svolte nel Veneto dopo
il 24 giugno 1866 dall’Armata del Po, le operazioni svolte dalle forze popolari
e volontarie guidate da Giuseppe Garibaldi e Pier Fortunato Calvi, le
operazioni dopo Sedowa, e la conclusione della guerra, con una notazione
riguardante l’annessione del Veneto all’Italia e le sue ripercussioni sui
problemi di difesa del confine orientale del Regno, uno dei fattori data la sua
criticità, per cui aderimmo nel 1882 alla Triplice Alleanza.
I limiti di tempo e
di spazio di questo studio sono presto detti. Tutta la guerra si svolge
nell’arco di poche settimane e, più precisamente, possiamo dire che tra Prussia
e Austria inizia il 17 giugno quando la prima avvia le operazioni contro
l’Hannover e finisce con l’armistizio di
Nicolsburg,
mentre per quanto riguarda il fronte italiano, il conflitto inizia il
20 giugno e finisce il 12 agosto con la firma dell’armistizio di Cormons. In
particolare, dopo un inquadramento generale, ci occuperemo degli specifici
avvenimenti, ovvero delle battaglie di:
. Custoza, che si svolge il 24 giugno 1866, anche se
l’insieme delle operazioni si sviluppano tra il 23 giugno, con
l’attraversamento del Mincio, e la tarda sera del 24, con l’ordine di ritirarsi
al di là dello stesso fiume;
. Sadowa, più nota con il nome di
battaglia di Koniggratz, evento cruciale dei successi Prussiani si svolge nella
giornata del 3 luglio, ove ci concentreremo sulle operazioni della giornata;
. Lissa, nome italiano dell’isola di
Vis in Croazia, maggiore battaglia navale del conflitto, che si volge tra il 18
ed il 20 luglio, dopo un cenno all’ uscita della flotta austriaca su Ancona il
27 giugno e un altro alla “crociera del giusto mezzo”.
Brevi tratti di note alle operazioni
dell’Armata del Po, alla vittoria di Bezzecca delle forze volontarie, dei Tre
Ponti nel Cadore, ed infine le operazioni conclusive della guerra.
I criteri sono stati detti e lo scopo
dello studio è articolato ed è quello di
individuare le principali differenze che hanno determinato le sorti delle tre
battaglie ed in particolare, quali possano essere gli elementi che hanno
portato alla vittoria del Generale Von Moltke a Sadowa e i fattori del mancato
successo (percepito come sconfitta) dei comandanti italiani di terra e di mare.
Sottolineare che a Custoza e a Lissa non fummo sconfitti, ma non riuscimmo a
cogliere quella completa vittoria che tutti si aspettavano e che in breve tutto
fu tradotto come se fossimo stati veramente sconfitti sul campo.
Al fine di raggiungere questo
articolato obiettivo vogliamo analizzare quali piani d’operazione sono stati
preparati, messi in atto e quali siano stati i riferimenti dottrinali presi in
considerazione dai differenti comandanti, durante il quale vogliamo
sottolineare il valore del combattente italiano sia in generale che attraverso
episodi individuali ricordate dalla concessione
delle Medaglie al Valor Militare.
[1] In pratica la stretta osservanza
del Metodo Storico, così come riportato nel primo volume della Collana “Storia
in laboratorio – I Libri del Nastro Azzurro”. Cfr. Coltrinari M., Coltrinari
L., La ricostruzione di un avvenimento
storico militare, Roma, Editrice Nuova Cultura, II Edizione, 2016. In
prospettiva questo lavoro, poi, sarà di utilità didattica al Master di I
Livello “Storia Militare Contemporanea 1796 – 1960” che l’Istituto del Nastro
Azzurro ha promosso presso l’Università “Nicolò Cusano” di Roma.
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