giovedì 21 dicembre 2023
martedì 19 dicembre 2023
Materiali per la Storia dell'Istituto del nastro Azzurro
Istituto del Nastro Azzurro,. Sono riportate le date di fondazione delle sezioni su tutto il territorio nazionale nel primo anno di fondazione, il 1923. Sono 49 Sezioni comprese quelle di Pola di Fiume, in Istria quando questa regione era annessa al regno d'Italia
10/02/1923 Fiume
16/02/1923 Udine
17/02/1923 Taranto
05/04/1923 Ancona
05/04/1923 Catania
13/04/1923 Firenze
15/04/1923 Genova
22/04/1923 Napoli
05/05/1923 Milano
26/05/1923 Palermo
28/05/1923 Venezia
02/06/1923 Roma
15/06/1923 Torino
16/06/1923 Livorno
22/06/1923 Reggio Calabria
22/06/1923 Reggio Emilia
28/06/1923 Mantova
28/06/1923 Mantova
30/06/1923 Potenza
01/07/1923 Foggia
02/07/1923 Macerata
02/07/1923 Macerata
07/07/1923 Parma
08/07/1923 Messina
16/07/1923 Lucca
19/07/1923 Perugia
22/07/1923 Campobasso
27/07/1923 Trieste
16/08/1923 Trapani
26/08/1923 Pola
09/09/1923 Lecce
09/09/1923 Siena
16/09/1923 Arezzo
30/09/1923 Siracura
08/10/1923 Modena
09/10/1923 Cosenza
13/10/1923 Cremona
13/10/1923 Massa
20/10/1923 Bergamo
21/10/1923 Rovigo
21/10/1923 Sassari
23/10/1923 Piacenza
24/10/1923 Treviso
25/10/1923 Aquila
25/10/1923 Benevento
28/10/1923 Porto Maurizio
31/10/1923 Padova
18/11/1923 Como
09/12/1923 Salerno
16/12/1923 Brescia
18/12/1923 Trento
sabato 9 dicembre 2023
Volume LIbano La prima esperienza fuori area
Massimo Coltrinari, Antonio Trogu,
Libano, la prima esperienza fuori area. Riflessioni nel 40° anniversario, Roma.
Roma Viterbo, Collana I Libri del Nastro Azzurro, 110 pagine, 10 euro
Presentazione
Negli anni
ottanta le Forze Armate Italiane, in generale, avevano orizzonti definiti dal
ruolo che la Nato aveva assegnato all’Italia nel cosiddetto fianco sud;
l’Esercito Italiano, in particolare, era concentrato sul cosiddetto confine
orientale, tutto orientato a difesa di quella che poi divenne l’iconica “soglia
di Gorizia”.
La
situazione internazionale, nel confronto est-ovest, aveva una sua centralità nel
trentennale, allora, conflitto israelo-palestinese, un conflitto che agli inizi
degli anni ottanta era sconfinato anche nel Libano, un paese che negli anni
settanta era un paese stabile, sicuro e con una vivibilità accettabile.
La
situazione precipitò in modo preoccupante e nel giro di qualche mese maturò per
Le Forze Armate italiane la doppia esigenza di essere chiamate a svolgere
operazioni, in aree di crisi, di interposizione al fine di ristabilire situazioni
fortemente deterioriate. Iniziava quella grande stagione che al tempo ebbe,
nella pubblica opinione, la dizione di “Missione di Pace”.
Si
passava, per l’Esercito, da una funzione prettamente di guarnigione e presidio,
ad una funzione di proiezione fuori dal territorio nazionale in operazioni
diverse da quelle della guerra. Tutto era da inventare, in quanto dalla fine
della seconda guerra mondiale, nessun soldato italiano era uscito dal territorio
nazionale.
Fu
un momento importante che questo volume vuole focalizzare, nel 40° anniversario
nelle sue variegate articolazioni, che cambiò il volto e dell’Esercito e delle
Forze Armate italiane proponendo anche una riflessione su questo aspetto
veramente importante della nostra storia recente.
Gen. Carlo Maria Magnani
Presidente Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro
Fra Combattenti decorati al Valor Militare
La presente pubblicazione, nel
quarantesimo anniversario della Missione “Italcon”, vuole ricordare e rendere
omaggio a tutti i partecipanti in quella che é stata la prima esperienza fuori
area delle Forze Armate Italiane, in uno scenario geopolitico nuovo, con
l’impiego di forze armate che ancora si basavano sulla leva generalizzata.
Come noto la Missione “Italcon” (o
"Contingente italiano in Libano") è stata un'operazione
di peacekeeping condotta dalle forze armate italiane nella
terra dei Cedri nell'ambito della MFL, sigla che sta per Forza Multinazionale
in Libano, a cui partecipavano anche la Francia, gli Stati Uniti d’America
e, in misura minore, la Gran Bretagna.
Sì svolse dal 1982 al 1984,
in due fasi, denominate "Libano 1" e “Libano 2" e, occorre
sempre ribadirlo era la prima volta dopo la fine della seconda
guerra mondiale che elementi delle nostre Forze Armate di terra, di mare,
di cielo, era chiamato ad operare in missione fuori dai confini italiani, con
il compito di svolgere azione di interposizione tra le parti in conflitto
primariamente di difendere la popolazione civile. Non era la prima volta, come
il volume ampiamente mostra che le nostre Forze Armate erano chiamate a
svolgere questi compiti. In epoca contemporanea, già il Regno di Sardegna aveva
chiamato le sue unità a compiti diversi da quelli istituzionali, soprattutto la
Marina, che svolse numerosi missioni anche a protezione degli interessi dei
sudditi sabaudi, sia a protezione dei propri emigranti soprattutto nel nuovo
continente. All’indomani della Unità d’Italia sia fino allo scoppio della Prima
Guerra Mondiale, che all’indomani della Vittoria, le “missioni di pace” furono
variegate e numerose, continuando a svolgersi fino allo scoppio della II Guerra
Mondiale. Il secondo dopoguerra vede un arco di circa 30 anni in cui la nostra
politica di difesa vede le Forze Armate rimanere entro i confini nazionali, per
arrivare al Libano nel 1982, con cui si apre la grande stagione delle nostre
missioni fori area.
Come gli autori indicano
nella loro Nota, il volume ha due versanti: quello dottrinale e quello
rievocativo, dando al lettore un quadro ampio sia della materia che si sta
trattando sia del come le nostre forze armate interpretarono e realizzarono la
loro partecipazione.
Su questo versante, il
contingente italiano era composto da militari di leva, la cui preparazione alla
parte operativa si limitava a pochi mesi di addestramento intensivo. Una grossa
scommessa impiegare questa truppa in aree altamente conflittuali ed é
necessario ricordare che quando queste truppe furono chiamate ad operare in
Libano i nostri militari di leva si sono validamente confrontati con i
paracadutisti della Legione Straniera e con i marines statunitensi, dimostrando
coraggio, spirito di sacrificio, altruismo e grande umanità. Una scommessa
vinta che ebbe una vasta eco anche nella pubblica opinione di allora,
migliorando di molto il rapporto tra la stessa pubblica opinione e le Forze Armate.
Si può quindi affermare, senza essere tacciati di
presunzione, che le missioni Libano 1 e Libano 2 hanno avuto successo, hanno
fatto “storia” e hanno rappresentato un modello per le successive missioni. Il volume vuole ricordare e “fare memoria” di quei giorni, anche come
espressione del valore militare del nostro Paese.
Il Collegio
dei Redattori
Della
Rivista “QUADERNI DELNASTRO AZZURRO”
Nota degli Autori
Il Ministero della Difesa, nel quadro generale dei
progetti da proporre per l’anno seguente, indicava nel luglio del 2021 un tema,
tra i vari proposti, riguardante la nostra esperienza in Libano nel 1982,
proponendo delle riflessioni di quella che ormai è nota a tutti come la prima
“missione fuori area” delle nostre Forze Armate. Il progetto fu articolato,
come tutti i progetti del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare, in modo da
essere incardinato nel programma didattico di uno dei Master di 1° Livello,
attivati presso la Università degli Studi “N. Cusano” Telematica Roma. Il
progetto in argomento ebbe come riferimento il Master di 1° Liv. dal titolo
“Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi”. Capofila di esecuzione, sotto
la supervisione del Presidente Nazionale, del progetto fu il Direttore del
CESVAM. Approvato il progetto, nella sua fase di sviluppo fu chiamato il gen.
Antonio Trogu, docente del Master.
La realizzazione di un segmento del progetto vedeva la
realizzazione di un volume, sia per l’integrazione dell’offerta didattica, sia
per la divulgazione. Si è creduto opportuno dare a questo volume due versanti:
il primo didattico-storico, presentando “a tutto tondo” quelle che per due
secoli sono state le missioni fuori area, nelle variegate accezione, delle
nostre Forze Armate, sia in epoca preunitaria che in epoca nazionale; il
secondo versante a carattere rievocativo-divulgativo, peraltro molto contenuto
rinviando alla numerosa memorialistica esistente, dando però ampio spazio alle
considerazioni ed alle riflessioni, a quaranta anni di distanza di quella
esperienza di chi la visse direttamente.
Il progetto continua, andando al di là dei limiti
indicati in quello presentato dal Ministero avviando ulteriori ricerche
focalizzate sul valore militare riconosciuto, non solo per la Missione Libani 1
e Libano 2, ma anche per tutte quelle che furono svolte in epoca contemporanea.
Al momento di chiedere questo segmento di ricerca non si è in grado di
ipotizzare la edizione di un ulteriore volume dedicato al Valore Militare nelle
Missioni di pace oppure no; certamente i risultati che si otterranno vedranno
la edizione a stampa sui “CESVAM PAPERS” e la pubblicazione sulle filiere in
rete del CESVAM stesso.
M.C, A.T,
Lo scopo di questo volume è quello di proporre delle
riflessioni a carattere generale, anche da parte di alcuni protagonisti, della
esperienza che l’Italia affrontò agli inizi degli anni ’80 nel contesto
internazionale come partecipazione alla stabilizzazione e riduzione dei
conflitti. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale le Forze Armate Italiane
erano ispirate come impiego, per una scelta di politica militare ben precisa, ad
una decisa politica di difesa imperniata sull’art.11 della Costituzione repubblicana
del 1948 (L’Italia ripudia la guerra come soluzione dei contrasti tra gli
Stati); il corollario conseguente fu per decenni il “focus” di impiego delle
nostre unità soprattutto terresti sarebbe stato incentrato sulla difesa del
confine orientale.
Poi la svolta degli anni ’80. Per contribuire alla stabilità
internazionale e comporre i conflitti in corso, in ambito ONU, si volle
iniziare con l’invio di contingenti militari in Libano quella stagione che
presso la pubblica opinione si accreditò come “missioni di pace”. Forze armate
impiegate come strumento di contrasto alla violenza bellica, come forza di
interposizione, utilizzata da parti che non riuscivano a trovare altra soluzione
che la violenza ai loro dissidi. Si intervenne nel conflitto tra israeliani ed
arabi, iniziato nel 1948 e che ancora oggi continua e perdura, nella
convinzione di portare un contributo volto a fornire elementi di
stabilizzazione politica e sociale alle due comunità.
Il volume nella sua prima parte da un ampio quadro delle
attività svolte dall’Italia, dall’Unità d’Italia ad oggi, ma anche dando cenni
agli decenni precedenti in merito alle iniziative dell’allora Regno di Sardegna,
fino ai nostri giorni come prova che le “missioni di pace” nelle sue varie
interpretazioni fanno parte del DNA delle nostre Forze Armate; nella sua
seconda parte riporta riflessioni di chi fu partecipe di quella esperienza, a
quaranta anni di distanza, nei suoi risvolti politici ma soprattutto come prima
esperienza delle Forze Armate italiane chiamate a confrontarsi con una realtà
che non era la guerra classica, ma che presentava risvolti diversi e variegati spesso
non conosciuti, in un contesto in cui non si poteva sbagliare. Iniziò con il
Libano una stagione in cui le Forze Armate italiane furono impiegate come forza
di interposizione e stabilizzazione, stagione che risultò poi essere uno strumento
di sempre migliore addestramento ed efficienza per le stesse Forze Armate,
quasi una “sprovincializzazione” dello strumento militare sostanzialmente di
guarnigione, ma che fu pagato con un logoramento di materiali ed uomini ed un
allontanamento ordinativo, sul piano dottrinale, dal vero motivo per cui le
Forze Armate esistono. Alcune componenti terrestri (vedasi l’artiglieria e le
forze carriste), si ridussero a entità trascurabili, la fanteria perse di molto
il suo ruolo di arma base, a favore del genio, che assunse, appunto, sempre più
la funzione di arma base; inoltre componenti logistiche come la sanità ed il
commissariato assunsero una dimensione che andò oltre quella tradizione di
sostegno all’arma base. Uno strumento militare che si avvicinava a più ad una forza
paragonabile alle “constabulary forces” che realmente militare. Non per altro
per fronteggiare alla emergenza Covid-19 il Paese si affido, per la
vaccinazione di massa della popolazione ad una struttura gestita e approntata
dalla organizzazione militare.
Tutto questo venne a confrontarsi con gli eventi del 24
febbraio 2022 in Ucraina, in cui le Forze Armate sono chiamate a sostenere non
più missioni di interposizione e stabilizzazione, ma, nella sostanza, a
ritornare al loro ruolo di fronteggiare una guerra classica, in un contesto di
una coalizione come la Nato, in un contesto “dual use” il cui si sta
ripristinando l’”use” primario.
Il volume quindi offre momenti di riflessione di questo arco
temporale di quarant’anni anni come evoluzione ed impiego delle nostre Forze
Armate, vero riverbero della situazione in cui l’Italia è chiamata ad operare
I limiti di spazio sono quelli del territorio nazionale, del
mediterraneo orientale e dei territori libanese e a nord dello Stato di Israele
I limiti di tempo vanno per la prima parte visti in quelli
dell’età contemporanea, dalla Santa Alleanza ad oggi, in particolare dalla
prima missione di interposizione che si ebbe a metà dell’ottocento, con una
particolare attenzione agli anni ottanta del secolo scorso.
premessa: facoltativa
(eliminare fino a interruzione di sezione se non si desidera)
.
domenica 19 novembre 2023
ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI 1 NOVEMBRE 2023
ANNESSO
A:
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Situazione
bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:
ALBO
D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI
Email:
albodoro@istitutonastroazzurro.org
ANNO
I, N. 4, Settembre – Ottobre 2023, 1 novembre 2023
I/4/075. La
decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso,
1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della
comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia
citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di
informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO
NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO
trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.
I/4/076. I campi di
inserimento sono obbligatori e non obbligatori. Quelli obbligatori devono
essere per forza compilati. Qualora la fonte non indica il dato inserire “non
disponibile”. In ogni caso evitare di fare ricerche o altro per evitare perdite
di tempo
1/4/077. Elenco delle
fonti. 1.Albo d’Oro a Stampa disponibile, 2. Bibliografia di pertinenza, 3.
Archivio di Stato Foglio matricolare o Stato di Servizio, 4.Bollettino
Ufficiale dello Stato, 5. Gazzetta Ufficiale.
I/4/078. Provincia di
Firenze. Alla data odierna l’Albo d’Oro
di Firenze a stampa (oltre 5000
Decorati) è terminato. A fine novembre si procederà alla estrazione dei dati
per il controllo e ulteriore inserimenti
I/4/079. Provincia di
Torino. Carlo Maria Magnani ha inserito 3081 Decorati appartenenti alla Lettera
dalla A alla M. per un totale di 3081
I/4/080. Albo d’Oro.
Sardegna. Provincia di Iglesias Alla data Odierna sono stati inseriti 254
Decorati.
I/4/071. Acquisto di un
Scanner OCR da tavolo. E’ allo studio la possibilità di acquisto per
incrementare il tasso di inserimento dei Decorati.
I/4/072. Provincia di
Catania Il Dott. Davide Truscello ha assunto l’onere di inserimento. Alla data
odierna sono stati inseriti 203 Decorati.
I/4/073. Utenti già
indicati Sig. Coltrinari e Orioli e le Sig.re, Bottoni, Tomassini, Monteverde,
Mastrantonio. Le predette persone svolgeranno attività di tutoraggio per i
nuovi Utenti. Questi hanno iniziato la loro attività sono CM Magnani, G
Baldelli, M. Vignola, A, Biasiolo, O Biribicchi, F. Lombardelli, R Olevano. Nel
periodo considerato si sono aggiunti M Montagnani, G. Madeddu, A. Trogu, L
Marsibilio, M.L. Suprani, C. Ciocca, F. Atanasio, A. Vido, S. Pirolozzi, N.
Paganelli, A. Mattioli, D. Truscello, R. Meloni, S Bodini.
I/4/074. Albo d’Oro
Nazionale. Federazione di Pesaro - Urbino.
Testo base “Decorati al Valor Militare della Provincia di Pesaro Urbino.
Edizione 1984. Inserimento a partire da marzo 2023. Utente Dott. Roberto
Olevano. Al momento si è arrivati a tutta la lettera S. per un totale di 427
Decorati Si calcola che il lavoro sarà
finito per la metà di novembre 2023
I/4/75. Inserimento.
Provincia di Salerno. Studio ed analisi dei decorati di questa provincia. Esiste
un Annuario. Sarà incaricato per l’inserimento il Dott. Sergio Pirolozzi. Da
ottobre l’inserimento è demandato a Coltrinari o altri per attività di lavoro
di Pirolozzi. Alla data odierna inseriti 248 Decorati
I/4/076. Provincia di
Imperia. Testo base “Albo d’Oro della
Provincia di Imperia. II Aggiornamento1998.Confermato Inserimento a partire da
marzo 2023. Utente Dott. Manuel Vignola, che assume anche la veste di Tutor per
la Federazione di Genova, con il Presidente della quale sono in corso contatti.
La Liguria ha attivi inserimento per Savona, Imperia e Genova. Alla data
odierna inseriti 288 Decorati
I/4/77. Inserimento. Provincia di Terni. Esiste un
Annuario. Utente G. R Baldelli. Al 30 aprile sono stati inseriti 260 Decorati.
Nel mese di maggio passato incarico al Sig Quintili Roberto. Decorati inserito
742
I/4/078. Procedura Google
Lens. Il Dott. Orioli ha predisposto questa procedura con applicazione su
cellulare. Consiste nella possibilità OCR di fotografare scritti su word. Poi
inviare al testo e quindi con il copia incolla riportare il Testo su Albo
d’Oro. Rappresenta uno strumento per abbreviare l’inserimento delle
motivazioni. Ogni utente è consigliato di adottare questa applicazione per
abbreviare i tempi di inserimento
1/4/079 Nel periodo di gennaio-novembre
2023 gli inserimenti sono stati: Tomasini (2403), Mastrantonio (1206),
Monteverde (1781) Coltrinari (309), Bottoni (1987). Coltrinari (204) Decorati
Collettivi. Un apposito quadro fornirà dal 1 gennaio 2024 i dati di inserimento
per mese.
I/4/080. Provincia di
Forlì. Studio ed analisi dei decorati di questa provincia. Esiste un Annuario.
Incaricata per l’inserimento la Dott.ssa Maria Luisa Suprani Quezioli. Alla data
odierna sono stati inseriti 508 Decorati
1/4/081.Il Sig Roberto
Orioli nella prima decade di novembre fornirà ogni dato per acquisire la
procedura di Export al fine di avere i
dati per provincia su Foglio Exelles. Tale procedura permetterà di iniziare la
revisione degli inserimenti
1/4/082 Provincia di
Ancona. Utente Dott. Massimo Coltrinari. Sono stati inseriti 784. Trovata una
ulteriore fronte che va ad integrare quella esistente. In corso l’inserimento
dei nuovi decorati
1/4/083 Provincia di
Pisa. Tramite il presidente di Federazione Alberto Andreoli si è entrati in
contatto con il Sig. Mattioli che si è offerto di inserire i dati. Dal mese di
novembre p.v. inizierà inserimento dati per questa provincia.
1/4/084 Provincia di
Pordenone. L’onere di inserimento è stato assunto dalla Dott. Monica Apostoli
sulla base dell’Albo d’Oro della Provincia esistente presso la Federazione di
Pordenone.
1/4/085 Provincia di
Macerata. Tramite il presidente di Federazione Mario Atzeni, si è entrati in
contatto con il Sig. Carlo Anconetani di Recanati; questi ha fornito l’Albo
d’Oro della provincia di Macerata. Inoltre è in contatto con il Sig. Borroni
Barbera di Potenza Picena storico e
esperto.
1/4/086 Provincia di
Biella. La Sig. Bottoni ha terminato l’inserimento di tutti i Decorati della
fonte disponibile. Attendere acquisizione della procedura Export
1/4/097 Il Giorno 17
Novembre 2023 presso la Sede Nazionale a Roma (Piazza Galeno 1) alle ore 11.00
si terra una riunione di tutti i diretti interessati alla creazione dell’Albo
d’Oro Nazionale. Dettaglio e programmi sulle consuete filiere del CESVAM
1/4/088. Provincia di
Messina. L’onere di inserimento è stato assunto dal Dott Davide Truscello, al
termine degli inserimenti della provincia di Catania
1/4/089. Provincia di
Cremona. Attivata la collaborazione per l’Albo d’Oro con la Presidenza
Provinciale. La Dott. Paola Bosio ha dato la sua adesione a partecipare al
progetto.
1/4/090 Decorati di Casa
Savoia. Sono Stati inseriti i componenti di Casa Savoia fino al 1933. Fonte
Albo d’Oro Torino
1/4/091 Soci Collettivi.
E’ in corso l’inserimento delle Decorazioni di tutti i Reggimenti di Fanteria
che sono stati decorati nel corso della Grande guerra. Alla data odierna sono
stati inseriti. Dei 335 Reggimenti Decorati ne sono stati inseriti 25
1/4/092. Milizia
Volontaria per la Sicurezza Nazionale. E’ stato acquisito il volume per
l’inserimento delle Decorazione concesse ai Labari dal 1923 al 1943.
L’inserimento inizierà nella ultima decade di Novembre2023
1/4/093. Provincia di
Brescia. Alla data odierna sono stati inseriti 740 Decorati Utente Prof.ssa
Alessia Biasiolo
1/4/094 MOVM dal 1946 al
202. Prosegue l’inserimento dei Decorati MOVM
nell’arco di tempo considerato. Utente gen Antonio Trogu. Alla data
odierna sono inseriti 30 Decorati
1/4/095. Quadro
Controllo. I dati statistici dei Decorati saranno di due specie: 1. Il Numero
dei Decorati, 2. Numero delle Decorazioni.
1/4/096 Provincia di
Ascoli Piceno. Si è sempre alla ricerca di fonti a stampa riguardanti questa
provincia.
1/4/097. Provincia di
Viterbo. Il Col Osvaldo Biribicchi ha iniziato la ricerca di un Albo d’Oro per
questa Provincia. In contemporanea ha iniziato ricerche presso l’Archivio di
Stato di Viterbo per l’acquisizione dei dati di base.
1/4/098. Provincia di
Belluno. Acquisita la versione pdf dei Decorati della provincia. Ipotesi di
pubblicazione attraverso la versione CESVAM Papers.
1/4/099 Alla data del 1
novembre 2023 gli inserimenti totali sono stati 14.483.
I/4/100 - – Prossimo
INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 Gennaio 2024. I precedenti
numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO
sono, pubblicati su
www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e
sui blog: www.associazionismomilitare
e su www.valoremilitare.org.
sabato 18 novembre 2023
INFOCESVAM ANNESSO ALBOD'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI ANNESSON.4, Settembre -Ottobre 2023, 1 novembre 2023
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
__________________________________________________________________
ANNO X, 45/46 N. 5, Settembre -
Ottobre 2023, 1 novembre 2023\
ANNESSO
A:
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Situazione
bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:
ALBO
D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI
Email:
albodoro@istitutonastroazzurro.org
ANNO
I, N. 4, Settembre – Ottobre 2023, 1 novembre 2023
I/4/075. La
decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso,
1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della
comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia
citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di
informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO
NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO
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I/4/076. I campi di
inserimento sono obbligatori e non obbligatori. Quelli obbligatori devono
essere per forza compilati. Qualora la fonte non indica il dato inserire “non
disponibile”. In ogni caso evitare di fare ricerche o altro per evitare perdite
di tempo
1/4/077. Elenco delle
fonti. 1.Albo d’Oro a Stampa disponibile, 2. Bibliografia di pertinenza, 3. Archivio
di Stato Foglio matricolare o Stato di Servizio, 4.Bollettino Ufficiale dello
Stato, 5. Gazzetta Ufficiale.
I/4/078. Provincia di
Firenze. Alla data odierna l’Albo d’Oro di Firenze a stampa (oltre 5000
Decorati) è terminato. A fine novembre si procederà alla estrazione dei dati
per il controllo e ulteriore inserimenti
I/4/079. Provincia di
Torino. Carlo Maria Magnani ha inserito 3081 Decorati appartenenti alla Lettera
dalla A alla M. per un totale di 3081
I/4/080. Albo d’Oro.
Sardegna. Provincia di Iglesias Alla data Odierna sono stati inseriti 254
Decorati.
I/4/071. Acquisto di un
Scanner OCR da tavolo. È allo studio la possibilità di acquisto per
incrementare il tasso di inserimento dei Decorati.
I/4/072. Provincia di
Catania Il Dott. Davide Truscello ha assunto l’onere di inserimento. Alla data
odierna sono stati inseriti 203 Decorati.
I/4/073. Utenti già
indicati Sig. Coltrinari e Orioli e le Sig.re, Bottoni, Tomassini, Monteverde,
Mastrantonio. Le predette persone svolgeranno attività di tutoraggio per i
nuovi Utenti. Questi hanno iniziato la loro attività sono CM Magnani, G
Baldelli, M. Vignola, A, Biasiolo, O Biribicchi, F. Lombardelli, R Olevano. Nel
periodo considerato si sono aggiunti M Montagnani, G. Madeddu, A. Trogu, L
Marsibilio, M.L. Suprani, C. Ciocca, F. Atanasio, A. Vido, S. Pirolozzi, N.
Paganelli, A. Mattioli, D. Truscello, R. Meloni, S Bodini.
I/4/074. Albo d’Oro
Nazionale. Federazione di Pesaro - Urbino.
Testo base “Decorati al Valor Militare della Provincia di Pesaro Urbino.
Edizione 1984. Inserimento a partire da marzo 2023. Utente Dott. Roberto
Olevano. Al momento si è arrivati a tutta la lettera S. per un totale di 427
Decorati Si calcola che il lavoro sarà
finito per la metà di novembre 2023
I/4/75. Inserimento.
Provincia di Salerno. Studio ed analisi dei decorati di questa provincia.
Esiste un Annuario. Sarà incaricato per l’inserimento il Dott. Sergio Pirolozzi.
Da ottobre l’inserimento è demandato a Coltrinari o altri per attività di
lavoro di Pirolozzi. Alla data odierna inseriti 248 Decorati
I/4/076. Provincia di
Imperia. Testo base “Albo d’Oro della
Provincia di Imperia. II Aggiornamento1998.Confermato Inserimento a partire da
marzo 2023. Utente Dott. Manuel Vignola, che assume anche la veste di Tutor per
la Federazione di Genova, con il Presidente della quale sono in corso contatti.
La Liguria ha attivi inserimento per Savona, Imperia e Genova. Alla data
odierna inseriti 288 Decorati
I/4/77. Inserimento. Provincia di Terni. Esiste un
Annuario. Utente G. R Baldelli. Al 30 aprile sono stati inseriti 260 Decorati. Nel
mese di maggio passato incarico al Sig. Quintili Roberto. Decorati inserito 742
I/4/078. Procedura Google
Lens. Il Dott. Orioli ha predisposto questa procedura con applicazione su
cellulare. Consiste nella possibilità OCR di fotografare scritti su word. Poi
inviare al testo e quindi con il copia incolla riportare il Testo su Albo
d’Oro. Rappresenta uno strumento per abbreviare l’inserimento delle
motivazioni. Ogni utente è consigliato di adottare questa applicazione per
abbreviare i tempi di inserimento
1/4/079 Nel periodo di gennaio-novembre
2023 gli inserimenti sono stati: Tomasini (2403), Mastrantonio (1206),
Monteverde (1781) Coltrinari (309), Bottoni (1987). Coltrinari (204) Decorati
Collettivi. Un apposito quadro fornirà dal 1 gennaio 2024 i dati di inserimento
per mese.
I/4/080. Provincia di
Forlì. Studio ed analisi dei decorati di questa provincia. Esiste un Annuario.
Incaricata per l’inserimento la Dott.ssa Maria Luisa Suprani Quezioli. Alla data
odierna sono stati inseriti 508 Decorati
1/4/081.Il Sig. Roberto
Orioli nella prima decade di novembre fornirà ogni dato per acquisire la
procedura di Export al fine di avere i dati per provincia su Foglio Exelles. Tale
procedura permetterà di iniziare la revisione degli inserimenti
1/4/082 Provincia di
Ancona. Utente Dott. Massimo Coltrinari. Sono stati inseriti 784. Trovata una
ulteriore fronte che va ad integrare quella esistente. In corso l’inserimento
dei nuovi decorati
1/4/083 Provincia di
Pisa. Tramite il presidente di Federazione Alberto Andreoli si è entrati in
contatto con il Sig. Mattioli che si è offerto di inserire i dati. Dal mese di
novembre p.v. inizierà inserimento dati per questa provincia.
1/4/084 Provincia di Pordenone.
L’onere di inserimento è stato assunto dalla Dott. Monica Apostoli sulla base
dell’Albo d’Oro della Provincia esistente presso la Federazione di Pordenone.
1/4/085 Provincia di Macerata.
Tramite il presidente di Federazione Mario Atzeni, si è entrati in contatto con
il Sig. Carlo Anconetani di Recanati; questi ha fornito l’Albo d’Oro della
provincia di Macerata. Inoltre è in contatto con il Sig. Borroni Barbera di
Potenza Picena storico e esperto.
1/4/086 Provincia di
Biella. La Sig. Bottoni ha terminato l’inserimento di tutti i Decorati della
fonte disponibile. Attendere acquisizione della procedura Export
1/4/097 Il Giorno 17 novembre
2023 presso la Sede Nazionale a Roma (Piazza Galeno 1) alle ore 11.00 si terra
una riunione di tutti i diretti interessati alla creazione dell’Albo d’Oro
Nazionale. Dettaglio e programmi sulle consuete filiere del CESVAM
1/4/088. Provincia di
Messina. L’onere di inserimento è stato assunto dal Dott Davide Truscello, al
termine degli inserimenti della provincia di Catania
1/4/089. Provincia di
Cremona. Attivata la collaborazione per l’Albo d’Oro con la Presidenza
Provinciale. La Dott. Paola Bosio ha dato la sua adesione a partecipare al
progetto.
1/4/090 Decorati di Casa
Savoia. Sono Stati inseriti i componenti di Casa Savoia fino al 1933. Fonte
Albo d’Oro Torino
1/4/091 Soci Collettivi. È
in corso l’inserimento delle Decorazioni di tutti i Reggimenti di Fanteria che
sono stati decorati nel corso della Grande guerra. Alla data odierna sono stati
inseriti. Dei 335 Reggimenti Decorati ne sono stati inseriti 25
1/4/092. Milizia
Volontaria per la Sicurezza Nazionale. È stato acquisito il volume per l’inserimento
delle Decorazione concesse ai Labari dal 1923 al 1943. L’inserimento inizierà nella
ultima decade di Novembre2023
1/4/093. Provincia di
Brescia. Alla data odierna sono stati inseriti 740 Decorati Utente Prof.ssa
Alessia Biasiolo
1/4/094 MOVM dal 1946 al
202. Prosegue l’inserimento dei Decorati MOVM nell’arco di tempo considerato.
Utente gen Antonio Trogu. Alla data odierna sono inseriti 30 Decorati
1/4/095. Quadro
Controllo. I dati statistici dei Decorati saranno di due specie: 1. Il Numero dei
Decorati, 2. Numero delle Decorazioni.
1/4/096 Provincia di
Ascoli Piceno. Si è sempre alla ricerca di fonti a stampa riguardanti questa
provincia.
1/4/097. Provincia di
Viterbo. Il Col Osvaldo Biribicchi ha iniziato la ricerca di un Albo d’Oro per
questa Provincia. In contemporanea ha iniziato ricerche presso l’Archivio di
Stato di Viterbo per l’acquisizione dei dati di base.
1/4/098. Provincia di
Belluno. Acquisita la versione pdf dei Decorati della provincia. Ipotesi di
pubblicazione attraverso la versione CESVAM Papers.
1/4/099 Alla data del 1
novembre 2023 gli inserimenti totali sono stati 14.483.
I/4/100 - – Prossimo
INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 gennaio 2024. I
precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO sono,
pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro
Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare
e su www.valoremilitare.org.
sabato 11 novembre 2023
Volume Il PIroscafo requisito COnte Rosso
Il volume si può
ordinare, al costo di 15 euro più spese postali, presso l’Istituto del Nastro
Azzurro fra Decorati al Valor Militare il quale, con l’ausilio del Centro Studi
sul Valor Militare (CESVAM) che ne fa parte, ha reso possibile la
pubblicazione. Precisamente all’indirizzo:
segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
La spedizione
avverrà in tempi brevi, comunque compatibilmente con i moltissimi altri impegni
che la Segreteria Generale assolve ogni giorno. È stata attivata una mail, alla
quale non vanno indirizzati ordini d’acquisto, cui potrà scrivere
chiunque intenda fornire fotografie, documenti, ricordi, oppure chiedere
informazioni o quant’altro, sul Conte Rosso:
piroscafoconterosso@gmail.com
La raccolta di
ulteriore materiale permetterà di tenere aggiornata la storia dello sfortunato
Piroscafo e degli uomini che calcarono i suoi ponti, specie quelli che presero
parte alla sua ultima tragica traversata, nella speranza che fatti fino ad oggi
sconosciuti si disvelino.
Dopo aver effettuato
il pagamento, seguendo le istruzioni fornite dalla Segreteria Generale, il
libro sarà spedito. A riguardo, perché ciò avvenga al meglio e velocemente,
occorre che il richiedente fornisca per mail, avente per oggetto: “ACQUISTO LIBRO
AFFONDAMENTO PIROSCAFO REQUISITO CONTE ROSSO”, i seguenti dati: COGNOME – NOME
– INDIRIZZO – NUMERO COPIE.
domenica 29 ottobre 2023
Dizionario minimo della Guerra di LIberazione Glossario 1945
Glossario 1945. Il volume raccoglie i lemmi più significativi
dei quattro mesi, quelli del 1945, della Guerra di Liberazione, che sono stati
articolati tenendo presente l’approccio adottato per questo Dizionario, ovvero
si considera la Guerra di Liberazione, una guerra su cinque fronti. I fronti
sono: il Regno del Sud, il movimento partigiano, l’internamento sia in Germania
che in altri paesi, soprattutto neutrali, la resistenza dei militari italiani
all’estero, la prigionia. Questi fronti si sono formati contro il nemico
rappresentato nella coalizione hitleriana, nel contesto della campagna d’Italia
aperta con lo sbarco in Sicilia nel luglio 1943 dalla coalizione delle Nazioni
Unite contro la predetta coalizione hitleriana. L’Italia si era trasformata in
un campo di battaglia tra eserciti stranieri. I lemmi vengono presentati
inizialemnte secondo la forma alfabetica classica, poi sono suddivisi per
comparti, che sono 9, per facilitare una ricerca più immediata e poi come glossario
vero e proprio nella forma più concisa possibile. A corredo, oltre alla
bibliografia è stata predisposta una cronologia essenziale dei principali
eventi del 1945. Per l’uso di questo glossario si consiglia di consultare
prioritariamente il volume dedicato ai Percorsi di Ricerca /Indici.
Il Volume può essere chiesto alla Segreteria Generale. segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
giovedì 19 ottobre 2023
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. 1943 -1945 - Compendio
Il volume tratta dei QUATTRO mesi della Guerra di Liberazione,
il 1945.E’ descrizione indicativa e sommaria degli eventi che portarono alla
concessione delle 140 Medaglie d’Oro al Valor Militare del terzo anno della
Guerra di Liberazione, intesa questa come guerra degli italiani nel contesto
della campagna in Italia combattuta da una parte dalla Germania e suoi alleati,
dall’altra dalla coalizione delle Nazioni Unite. I suoi limiti di tempo sono
nell’anno temporale, cioè il 1945. I suoi limiti di spazio sono, principalmente
il territorio della penisola italiana, i territori degli Stati, alleati, nemici
o neutrali, coinvolti nella seconda guerra mondiale, nella accezione dei luoghi
ove a seguito degli eventi bellici o armistiziali vi erano soldati italiani
nella loro qualità di prigionieri di guerra, internati, o cittadini italiani
internati o deportati.
Vengono dati cenni alle vicende della conclusione della
Campagna in Italia, la consistenza, le motivazioni e le azioni conclusive del
movimento ribellistico alla coalizione hitleriana in Italia e a quello europeo,
oltre ai risvolti che già sono stati accennati nel Compendio 1943 e nel
Compendio 1944, ovvero il fenomeno dell’internamento, della resistenza dei
soldati italiani all’estero ed alla prigionia, che in questo anno trovano la
loro conclusione attraverso la fase del rimpatrio. In questo volume queste
componenti sono chiamate fronti, i fronti della Guerra di Liberazione. La
finalità che il volume si propone è quella di dare delle indicazioni di
larghissima massima affinché con queste si riesca ad avere strumenti idonei a
sviluppare ulteriori ricerche, utilizzando anche le altre componenti del
Dizionario.
Il volume è anche espressione di un progetto, titolato
appunto “Dizionario minimo della Guerra di Liberazione” che, insieme ad uno
precedente, titolato “Dizionario minimo della Grane Guerra sono parte di
progetti approvati dal Ministero della Difesa.
Il volume può essere richiesto alla Segrteria Generale email: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
lunedì 9 ottobre 2023
Volumi dell'Istituto del Nastro Azzurro
I Volumi che sono editi nella Collana dei Libri del Nastro Azzurro sono presentati e donati durante le manifestazioni organizzate a studenti e ricercatori oltre che a Biblioteche di Enti, Scuole ed Istituto
Chi desidera i volumi della Collana può fare richiesta a segreteriagenerale@istitutodelnastroazzurro.org
venerdì 29 settembre 2023
Maria Luisa Suprani Quersoli
Il generale Luigi Capello nella
Grande Guerra
Il presente lavoro intende fornire un
apporto alla rilettura della Grande Guerra.
Quando ci si addentra
nell’analisi di questo periodo, affrancarsi dalla tradizione (tendente, nel
tempo, a cristallizzare il fenomeno bellico in immagini non sempre rispondenti alla
realtà esperita) risulta complesso: è necessario recuperare la massima aderenza
ai documenti senza per questo dimenticare la loro contestualizzazione storica al
fine di poter giungere ad una riflessione lineare e mai ‘di parte’ (che spesso
costituisce un substrato inconsapevole).
Negli aspetti più stantii della tradizione non è difficile scorgere un retaggio
della politica fascista, in cerca di miti da sostituire alla storia sui quali
fondare il proprio procedere. Il Ventennio si rese così responsabile di un ‘furto
della memoria’ attraverso l’appropriazione strumentale del valore di figure e
di motti fortemente evocativi che, da questa distorsione, risultarono indelebilmente
alterati nella loro essenza.
La figura del generale
Capello percorse l’iter opposto: fu
proprio il suo presunto (quanto improbabile) coinvolgimento nell'attentato a
Mussolini a condannarla all’oblio più tenace nonostante la portata del suo
contributo alla vittoria italiana. Il profilo del liberatore della Santa Gorizia e del vincitore della Bainsizza
venne deliberatamente oscurato, nel timore che le sue scelte democratiche stimolassero
in molti un pensiero critico disfunzionale agli obiettivi politici prefissati.
Il valore di Capello
non poté così tranquillamente confluire
nell’epopea della Grande Guerra anche
perché fu eletto, insieme ad altre figure eccellenti, a capro espiatorio della
grave sconfitta che funestò l’Italia nell’ottobre del 1917. La prospettiva storica
ha permesso di vedere la chiara matrice politica del lavoro della Commissione
d’Inchiesta, nominata a ridosso dei fatti e, soprattutto, a guerra non ancora conclusa:
la persona del Generale venne pesantemente attaccata, anche a causa delle
testimonianze (non sempre attendibili sul piano concreto) di Sottoposti che mal
sopportavano la sua insofferenza nei riguardi di chi non si dimostrava solerte
nel compimento del dovere. Poco importa che in seguito le responsabilità
attribuitegli dalla Commissione subissero un ridimensionamento più vicino al
vero: tale riconoscimento tardivo venne vincolato ad un’adesione al regime che
egli, nonostante le condizioni nient’affatto rosee in cui si trovava, rifiutò
con fierezza.
Luigi Capello
rappresenta il prototipo della figura scomoda
e, si aggiunga, ancor più invisa perché non così facilmente attaccabile sul
piano professionale. La sua abilità nel trovare soluzioni innovative unita a
rara capacità di convincimento del suo interlocutore lo rese incompatibile con
chi continuava a misurare la guerra con gli stessi criteri della vita di
guarnigione. Anche il suo status (non
apparteneva alla nobiltà di spada e
il suo temperamento ‘esagerato’ ne costituiva la dimostrazione più lampante),
in chiaro contrasto con la posizione di responsabilità raggiunta, influì nella
percezione che di lui ebbe il mondo militare del tempo, decisamente
conservatore.
È fondamentale
ricordare, come molti documenti citati nel lavoro attestano, che le innovazioni
di metodo e di gestione degli uomini da lui portate avanti strenuamente
nonostante le resistenze incontrate vennero poi applicate con successo dopo la sua uscita di scena determinata
dallo scacco subito dalla II Armata nella XII Battaglia dell’Isonzo.
La sconfitta di
Caporetto rappresenta un fenomeno corale, causato da una pluralità di fattori
fra i quali non fu estraneo il palesarsi di un pensiero obsolescente, lo stesso
pensiero farraginoso avversato, non senza conseguenze (positive sul piano
bellico e negative su quello personale), dal generale Capello. Risulta
fuorviante convogliare le cause complesse della sconfitta in capo a pochi colpevoli che altro non rappresentano se
non la punta dell’iceberg di un
sistema i cui principi sottesi risultano disfunzionali rispetto alle istanze del
tempo. Le dinamiche che si sprigionarono
durante l’intero conflitto, prima e dopo l’ottobre del 17, trovarono comunque
il Generale costantemente dalla parte sbagliata.
Non è questa
un’apologia di un uomo bensì la ricostruzione della sua figura storica e del
contesto in cui si trovò a vivere e ad operare, dove la complessità dei fatti e
la loro essenza scaturiscono dalle intersezioni delle diverse prospettive dei numerosi
protagonisti.
La verità strenuamente perseguita da Luigi Capello esce da questa ricostruzione
nel suo alternarsi di luci e ombre, verità che si esalta nella distinzione fra lezioni apprese e lezioni ancora da
apprendere.
MLSQ
martedì 19 settembre 2023
Volume LIbano Riflessioni sulla prima missione fuori area Premessa
Premessa
Lo scopo di questo volume è quello di proporre delle
riflessioni a carattere generale, anche da parte di alcuni protagonisti, della
esperienza che l’Italia affrontò agli inizi degli anni ’80 nel contesto internazionale
come partecipazione alla stabilizzazione e riduzione dei conflitti. Dalla fine
della Seconda Guerra Mondiale le Forze Armate Italiane erano ispirate come
impiego, per una scelta di politica militare ben precisa, ad una decisa
politica di difesa imperniata sull’art.11 della Costituzione repubblicana del
1948 (L’Italia ripudia la guerra come soluzione dei contrasti tra gli Stati);
il corollario conseguente fu per decenni il “focus” di impiego delle nostre
unità soprattutto terresti sarebbe stato incentrato sulla difesa del confine
orientale.
Poi la svolta degli anni ’80. Per contribuire alla stabilità
internazionale e comporre i conflitti in corso, in ambito ONU, si volle
iniziare con l’invio di contingenti militari in Libano quella stagione che
presso la pubblica opinione si accreditò come “missioni di pace”. Forze armate
impiegate come strumento di contrasto alla violenza bellica, come forza di
interposizione, utilizzata da parti che non riuscivano a trovare altra soluzione
che la violenza ai loro dissidi. Si intervenne nel conflitto tra israeliani ed
arabi, iniziato nel 1948 e che ancora oggi continua e perdura, nella convinzione
di portare un contributo volto a fornire elementi di stabilizzazione politica e
sociale alle due comunità.
Il volume nella sua prima parte da un ampio quadro delle
attività svolte dall’Italia, dall’Unità d’Italia ad oggi, ma anche dando cenni
agli decenni precedenti in merito alle iniziative dell’allora Regno di Sardegna,
fino ai nostri giorni come prova che le “missioni di pace” nelle sue varie
interpretazioni fanno parte del DNA delle nostre Forze Armate; nella sua
seconda parte riporta riflessioni di chi fu partecipe di quella esperienza, a
quaranta anni di distanza, nei suoi risvolti politici ma soprattutto come prima
esperienza delle Forze Armate italiane chiamate a confrontarsi con una realtà
che non era la guerra classica, ma che presentava risvolti diversi e variegati spesso
non conosciuti, in un contesto in cui non si poteva sbagliare. Iniziò con il Libano
una stagione in cui le Forze Armate italiane furono impiegate come forza di
interposizione e stabilizzazione, stagione che risultò poi essere uno strumento
di sempre migliore addestramento ed efficienza per le stesse Forze Armate,
quasi una “spovincializzazone” dello strumento militare sostanzialmente di
guarnigione, ma che fu pagato con un logoramento di materiali ed uomini ed un
allontanamento ordinativo, sul piano dottrinale, dal vero motivo per cui le
Forze Armate esistono. Alcune componenti terrestri (vedasi l’artiglieria e le
forze carriste), si ridussero a entità
trascurabili, la fanteria perse di molto il suo ruolo di arma base, a favore del
genio, che assunse, appunto, sempre più la funzione di arma base; inoltre componenti
logistiche come la sanità ed il commissariato assunsero una dimensione che andò
oltre quella tradizione di sostegno all’arma base. Uno strumento militare che
si avvicinava a più ad una forza paragonabile alle “constatabulary forces” che
realmente militare. Non per altro per fronteggiare alla emergenza Covid-19 il
Paese si affido, per la vaccinazione di massa della popolazione ad una
struttura gestita e approntata dalla organizzazione militare.
Tutto questo venne a confrontarsi con gli eventi del 24
febbraio 2022 in Ucraina, in cui le Forze Armate sono chiamate a sostenere non
più missioni di interposizione e stabilizzazione, ma, nella sostanza, a ritornare
al loro ruolo di fronteggiare una guerra classica, in un contesto di una coalizione
come la Nato, in un contesto “dual use” il cui si sta ripristinando l’”use”
primario.
Il volume quindi offre momenti di riflessione di questo arco
temporale di quarant’anni anni come evoluzione ed impiego delle nostre Forze
Armate, vero riverbero della situazione in cui l’Italia è chiamata ad operare
I limiti di spazio sono quelli del territorio nazionale, del
mediterraneo orientale e dei territori libanese e a nord dello Stato di Israele
I limiti di tempo vanno per la prima parte visti in quelli
dell’età contemporanea, dalla Santa Alleanza ad oggi, in particolare dalla
prima missione di interposizione che si ebbe a meta dell’ottocento, con una
particolare attenzione agli anni ottanta del secolo scorso.