Scopo del Convegno
Attraverso una valutazione ed esposizione critica degli avvenimenti, evidenziare ed approfondire il rapporto esistente tra Le Marche, nel loro insieme e nella situazione in cui si trovavano nella meta dell’800, e l’azione di Giuseppe Garibaldi.
In particolare approfondire gli aspetti del biennio 1848-1849, quando l’azione rivoluzionaria portò dapprima ad una adesione agli ideali nazionali, e quindi ad una visione positiva della figura di Pio IX e dello Stato della Chiesa, poi, con e il ridimensionamento di questo aspetto, alla creazione della Repubblica Romana, di cui Ancona e le Marche ebbero un ruolo di primo piano. (Assedio di Ancona del 1849).
Con alcuni cenni al decennio di preparazione, analizzare e approfondire il biennio 1859-1860, in cui si sviluppa e si conclude il passaggio delle Marche dallo Stato Preunitario allo Stato Nazionale, segnando un momento di totale cesura con il passato. In questo quadro vedere e approfondire il ruolo che Giuseppe Garibaldi ha avuto in questo processo, quali incidenze l’Eroi ei Due Mondi ha avuto e soprattutto come Le Marche si sono poste, con i suoi uomini più rappresentativi, in relazione ad esso.
Anche attraverso esposizioni che per forza di cos e non possono essere approfondite, evidenziare il ruolo delle Marche e di Ancona nel 1866 e quanto ha inciso nelle decisioni di Giuseppe Garibaldi per la sua partecipazione alla III Guerra di Indipendenza. Sottolineare, quindi, il ruolo di Ancona come piazzaforte strategica nello scacchiere Adriatico, ruolo che la Dorica ha avuto per soli sei anni dal 1860 al 1866, ruolo che passò proprio al termine della III Guerra di Indipendenza a Venezia, per poi riassumerlo al momento della dichiarazione di guerra all’Austria del 24 maggio 1915.
In via subordinata il Convegno si prefigge, essendo indirizzato per lo più, attraverso il progetto “Storia in Laboratorio”, ai giovani studenti, di rafforzare, in chiave critica, in loro il legame tra le Marche e Giuseppe Garibaldi, portandoli a conoscenza dei processi decisionali e degli avvenimenti relativi. Inoltre, di evidenziare e di divulgare il concetto di I Risorgimento, ovvero di processo di unità nazionale, che ha portato alla unità della nostra Patria, processo che non si è concluso nel 1918, ma che deve ogni giorno essere alimentato e rafforzato per evitare una balcanizzazione dell’Italia, processo che è sempre di attualità per la presenza nel nostro paese di forze separatiste e regionaliste. Una azione questa quanto mai necessaria, in quanto fenomeni dirompenti sono sempre possibili, e per poter ripristinare le condizioni di cui godiamo occorrono sacrifici, sudore e lacrime oltre che danni e lutti infiniti, come sta a dimostrare la Guerra di Liberazione 1943-1945, che per questi motivi noi intendiamo come II Risorgimento d’Italia.
Come terzo ed ultimo scopo, evidenziare l’attività culturale che enti, organizzazioni possono intraprendere per la promozione e la diffusione della Cultura, in senso lato, e senza riserve mentali, paletti, e quant’altro. Si vuole qui sottolineare questo aspetto, citando Ferruccio Parri, quando, nell’Italia del dicembre 1945, disastrata ed alle prese con la sopravvivenza materiale si indirizzava ai genitori:
“Voi, papà e mamme d’Italia, alle prese con lo spinosissimo problema giornaliero del pranzo e della cena, voi vedete in prima linea le necessità materiali. Lasciate che io metta in prima linea il lato morale. Non è questo il momento per insistervi, ma è la premessa di tutto, la premessa di ogni resurrezione. Abbiamo bisogno di una lunga e tenace opera di educazione civile che ci liberi da un triste passato e da antiche eredità, che dia agli italiani il senso della serietà morale. Al governo spetta di dare l’esempio: esempio di onestà,di giustizia, di tolleranza.” Parafrasando Ferruccio Parri, a noi spetta, di fronte ai giovani dare esempio di onesta, di giustizia di tolleranza che sono le figlie dirette del sapere, del conoscere della cultura in senso lato.
Le Associazioni e l’Hotel Fortino Napoleonico, che hanno promosso ed organizzato questo Convegno, lo hanno voluto per anteporre a tutto quanto oggi vi è di non accettabile nel nostro vivere in comune, l’aspetto morale e di educazione che eventi del passato, estremamente significativi del nostro essere, possano aiutare ed aiutarci ad affrontare un futuro con qualche cognizione in più. Si vuole portare il proprio granello di sabbia alle ragioni della diffusione, in forma critica, della cultura in ogni sua forma, come impegno morale che sovrastri ogni aspetto materiale e di interesse di qualsiasi risma.
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