lunedì 9 dicembre 2019
Il caso Rosi. Il Gruppo di Armate Est
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Jugoslavia meridionale ed Albania
Il Comando Gruppo Armate Est, sede a Tirana, dipendeva direttamente dal
Comando Supremo, era retto dal generale Ezio Rosi, ed aveva alle dipendenze la
9a Armata, di stanza in Albania, il VI Corpo d’Armata nella Erzegovina e nella
Dalmazia meridionale ed il XIV Corpo d’Armata in Montenegro ed il Comando delle
Forze Armate dell’Egeo. Uno degli errori che si commise nell’estate fu quello
di permettere a forze germaniche di occupare tutti gli aeroporti esistenti
nella giurisdizione del gruppo di Armate e di controllare il porto di Durazzo,
ponendo così di fatto sotto controllo tedesco tutta la rete stradale che ed il
maggior porto dell’Albania.
All’annuncio dell’armistizio, il gen. Rosi, che non aveva
avuto il promemoria n. 2 del Comando Supremo e quindi era all’oscuro di ogni
trattativa armistiziale, cercò di prendere tempo di fronte alla richiesta
tedesca che chiedeva il disarmo di tutte le unità italiane, rinviando la
trattativa all’indomani 9 settembre. Intanto emanava ordini che tendevano alla
riduzione dei presidi ed alla concentrazione delle forze nelle località
maggiori, evitando conflitti con le forze germaniche; ordinava il presidio e la
tenuta dei principali porti albanesi, Valona, Durazzo e Cattaro; la partenza
delle navi e dei velivoli per l’Italia o l loro distruzione in caso cadessero
in mano straniere.
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