domenica 10 settembre 2023
Un malvezzo che perdura: quello di impossessarsi delle ide del lavoro e delle intuizioni di un altro
Capita a più sospinti constatare che di fronte ad un volume che rompe con la tradizione e con la visione fino ad ora perpetuata e non modificata, una folla di approfittatori si impossessano delle ide, del lavoro e delle intuizioni che l'Autore ha presentato nel volume
E' già successo in passato con il mio volume sull'Albania di oltre 1500 pagine, che, tradotto anche il Albanase diventato il libro di riferimento per la storia della guerra di liberazione in Albania, così pure come i volumi sugli eventi del 1860 nelle Marche. Una folla di personae, ance di un certo prestigio culturale ed accademico, si è impossessata di idee, documenti e interpretazioni, senza alcuna citazione spacciandole per proprie e quindi presentandosi all'uditorio con tutta la compiacenza del caso. Una arroganza degna di nota, che sottende al fatto nella considerazione altissima che costoro hanno di loro stessi e la considerazione miserrima con cui giudicano gli altri, Quasi un accettare con sufficienza quanto è stato fatto, da chi evindente ai loro occhi non è nessuno (ovviamente rispetto a loro paludati da montagne di riconoscimenti, diplomi coppe medaglie nastri nastrini e ciondoli con sui adornano il loro sapere.
Sembra stanoma questo sta accadendo anche per il volume che abbiamo recensito la volta scorsa dedicato a Luigi Capello
Questa volta non è detto che si faccia un elenco di tutti costoro per una pubblicazione non di denuncia ma per il semplice piacere di vedere accumunati in un elenco tanti beni personaggi
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