Gen. Italo Gariboldi |
sabato 23 novembre 2019
Il Caso Gambara. Le conseguenze
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Non è questa la sede per approfondire
ulteriormente il perché i vertici dell’Esercito presero questa iniziativa. Il
caso Gambara è emblematico e, a prescindere dalle risposte, a messo le premesse
e le conseguenze del crollo delle nostre forze armate nell’area delle due
Armate, ovvero nell’Italia orientale ma soprattutto in Jugoslavia. La realtà
che si determinò per i soldati fu tragica.
.
”Le popolazioni o perché filo-tedesche o perché da anni impegnate nella guerra
partigiana, si misero anch’esse a dare la caccia ai soldati italiani, sbandati
e lasciati al loro destino dai Comandi centrali. Spesso i nostri soldati si
trovarono tra due fuochi, il tedesco ed il partigiano; a volte si trovarono
contro, uniti, tedeschi e partigiani di certe bande d ispirazione nazista come
quelle degli ustascia di Ante Pavelic; qualche volta poterono fare causa comune
con bande partigiane antitedesche; ma, non di rado, accadde perfino che, per
antichi rancori o motivi di diffidenza, anche queste li respinsero. Una miriade
di episodi diversi, contrastanti, impossibili a ricostruire, costituì lo
strascico, spesso lungo, sempre sanguinoso, della imprevidenza con cui gli alti
Comandi avevano lasciato che l’armistizio sorprendesse le truppe italiane
disseminate in quelle zone”[1]
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