Gen. Mario Roatta |
domenica 17 novembre 2019
Il caso Gambara. Un colpo da Maestri
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Le risposte all'interrogativo del perchè si volle costituire una Armata proprio l'8 settembre nell'Italia orientale devono essere basata sul fatto che lo Stato Maggiore Esercito, con l’avallo del
Comando Supremo, ovvero dei generali Roatta ed Ambrosio, nella sostanza “avevano
spedito il gen. Gambara alle 18 dell’8 settembre a destituire i Comandanti
della 2a e della 8a Armata per costituire una nuova Armata , che a quel punto
era impossibile formare (e dovevano saperlo anche se davvero avessero
creduto che mancavano quattro giorni e
non mezz’ora all’armistizio) portano essi la responsabilità di aver
contemporaneamente messo fuori combattimento i Comandi della 2° e della 8° Armata
e stornato il comandante più combattivo e già d’accordo con i partigiani della
possibilità di raggiungere la sede del Comando dell’ XI Corpo d’Armata, a
Lubiana, che disponeva di tre divisioni efficienti e dislocate in buona
posizione (Lubiana, Novo Mesto e Karlovac) con uno schieramento che sembrava
ideale per proteggere Gorizia, Trieste, Fiume e tutta la Venezia Giulia.
Riuscirono con il colpo solo a paralizzare due Armate che, forti di quattordici
divisioni avrebbero potuto dare del filo da torcere ai tedeschi dal Trentino
all’Istria, dalla Slovenia alla Dalmazia. Kesserling e Rommelnon sarebbero
stati capaci di far meglio.”[1]
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