1866 QUATTRO BATTAGLIE PER IL VENETO

1866 QUATTRO BATTAGLIE PER IL VENETO
Il volume e acquistabile presso tutte le librerie, oppure si può chiedere alla Casa Editrice (ordini@nuovacultura.it) o all'Istituto del nastro Azzurro (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

1866 Il Combattimento di Londrone

ORDINE MILITARE D'ITALIA

ORDINE MILITARE D'ITALIA
CAVALIERE DI GRAN CROCE

Collana Storia in Laboratorio

Il piano editoriale per il 1917 è pubblicato con post in data 12 novembre 2016

Per i volumi pubblicati accedere al catalogo della Società Editrice Nuova Cultura con il seguente percorso:
www.nuovacultura.it/catalogo/collanescientifiche/storiainlaboratorio

.La collana Storia in Laboratorio 31 dicembre 2014

.La collana Storia in Laboratorio 31 dicembre 2014
Collana Storia in Laboratorio . Scorrendo il blog si trovano le indicazioni riportate sulla quarta di copertina di ogni volume. Ulteriori informazioni e notizie possono essere chieste a: ricerca23@libero.it

Testo Progetto Storia In Laboratorio

Il testo completo del Progetto Storia in Laboratorio è riportato su questo blog alla data del 10 gennaio 2009.

Si può utilizzare anche la funzione "cerca" digitando Progetto Storia in Laboratorio.

Traduzione

Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

This blog is written in Italian, a language base. Those who wish to translate into another language, may use the opportunity of the function of "Translation", which is reported in the pages.

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La Collana Storia in Laboratorio al 31 dicembre 2011

La Collana Storia in Laboratorio al 31 dicembre 2011
Direttore della Collana: Massimo Coltrinari. (massimo.coltrinari@libero.it)
I testi di "Storia in Laboratorio"
sono riportati
sul sito www.nuovacultura.it
all'indirizzo entra/pubblica con noi/collane scientifiche/collanastoriainlaboratorio/pagine 1 e 2

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domenica 28 febbraio 2021

QUADERNI ON LINE Indice Anno LXXXII Supplemento on line, II, n. 62. Febbraio 2021

 

SOMMARIO

ANNO LXXXII, Supplemento on line, II, n.62

Febbraio 2021

www.valoremilitare.blogspot.com

Massimo Coltrinari, Editoriale, Febbraio  2021

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        26.02.2021

Massimo Coltrinari, Copertina, Febbraio 2021

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        27.02.2021

 

 

APPROFONDIMENTI

Redazionale, La Battaglia di Eylau

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.02.2021

 

DIBATTITI

 

Redazionale, Maria Luisa Suprani Personaggi e protagonisti della Grande Guerra

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.02.2021

Redazionale, 11 Febbraio 1918 La Beffa di Buccari

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.02.2021

Redazionale, Le scelte difficili. Quale scelta?

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 14.02.2021

Redazionale, Maria Luisa Suprani. Personaggi e Protagonisti della Grande Guerra

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.02.2021

Redazionale, Dietro la foto

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 21.02.2021

Redazionale, Considerazioni ed analisi sull'intervento dell'Italia nel 1915

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 23.02.2021

Redazionale, Progetto 2019/1 Il Corpo di Liberazione Italiano

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.02.2021

 

 

ARCHIVIO

 

Redazionale, Le scelte difficili. Iconografia

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 1.02.2021

Redazionale, La prima medaglia d'oro. 3 FEBBRAIO 1834

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 3.02.2021

Redazionale, Progetto 2017/2 Prigionia della Grande Guerra Note di ricerca

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.02.2021

Redazionale, Elisa Bonacini. Evaristo Frezza. Medaglia d'Onore

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.02.2021

Redazionale, Progetto 2017/2 Prigionieri degli Imperi Centrali. Campi di concentramento in Italia.

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 16.02.2021

Redazionale, Dietro la Foto. I Binari di Auchewitz

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 17.02.2021

Redazionale, Progetto 2017/2 Prigionieri degli Imperi Centrali. Campi di concentramento in Bulgaria

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 19.02.2021

Redazionale, Progetto 2017/2 Prigionieri degli Imperi Centrali. Campi di concentramento in Bosnia Erzegovina. Slovenia, Croazia, Slovacchia, Romania, Siria, Serbia e Macedonia

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.02.2021

Redazionale, Progetto 2017/2 Prigionieri degli Imperi Centrali. Campi di concentramento in Francia

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 25.02.2021

 

 

 

 CESVAM NOTIZIE

CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 

Redazionale, Comunicazione

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 2.02.2021

Redazionale, Insegnamenti ed attualità della Costituzione della Repubblica Romana del 1849

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.02.2021

RedazionaleProgrammazione attività futura

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 20.02.2021

 

 

SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

RedazionaleIstituto per la storia delle Resistenza e della Società contemporanea nel Biellese,

nel Vercellese e in Valsesia.

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 18.02.2021

 

 

 AUTORI

 

Pecce Alessio, ricercatore

Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro

Coltrinari, Massimo direttore CESVAM

Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa

Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia

Carandente  Chiara, Istituto del Nastro Azzurro

Baldoni, Massimo, pseudonimo

Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato

Federico Levy, collaboratore

Elsa Bonacini, collaboratrice CESVAM

Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM

Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM

Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista

Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM

Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista

 

Numero chiuso in data 28.02. 2021

 

sabato 20 febbraio 2021

Ricerca. Prigionieri italiani in Russia 11 gennaio 1947

 (a cura di Chiara Masrantonio)

REPUBBLICA ITALIANA                                                                                                          TELESPRESSO N.00734/11

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI    

Indirizzato a

                MINISTERO DELLA GUERRA

D.G.A.P.               - Uff. IV°                                                                                                                            Gabinetto

 

Roma, lì 11 gennaio 1947

ROMA

OGGETTO: Prigionieri italiani in Russia.

 

Riferimento nota di codesto Ministero n.230707/II del 13 dicembre

u.s. e n.231510/II del 26 dicembre u.s.

 

 

Con riferimento alle note suindicate si trasmette per opportuna conoscenza, quanto riferisce l’Incaricato d’Affari a Mosca in data 4 dicembre u.s. sull’argomento in oggetto.

Per quanto concerne il punto 4 del rapporto allegato della nostra Ambasciata a Mosca, questo Ministero, in relazione al foglio di codesto n.231510/II del 26 dicembre, insiste tramite l’Ambasciata stessa, per ottenere i nominativi dei militari che da parte sovietica vengono considerati come “criminali di guerra”, e in pari tempo invia alla stessa Ambasciata l’elenco dei 34 prigionieri di guerra che codesto Ministero considera per certo tuttora trattenuti nell’URSS, allo scopo di verificare possibilmente se nel novero di questi ultimi vi siano alcuni dei cosidetti “criminali di guerra”.

Si desidera in pari tempo attirare l’attenzione di codesto Dicastero sull’elenco degli scaglioni di prigionieri italiani che sarebbero stati rimpatriati, fornito dalle Autorità Sovietiche (allegato n.3) ritenendo necessario interpellare le diverse Autorità straniere che hanno preso in consegna i differenti scaglioni allo scopo di confrontare i dati in loro possesso con quelli comunicati dal Governo sovietico.

A tale scopo, mentre l’Ufficio scrivente provvede direttamente ad interpellare, per il tramite delle nostre Rappresentanze all’estero, le Autorità romene, austriache e germaniche che hanno preso in consegna dei gruppi di prigionieri – secondo quanto afferma il Ministero degli Esteri sovietico – si ritiene opportuno che codesto Ministero, essendo già in contatto con le Autorità Militari Alleate, provveda a chiedere ad esse i dati relativi agli scaglioni di prigionieri italiani provenienti dall’URSS, presi in consegna da ufficiali delle Forze Armate anglo-americane.

Si gradirà conoscere l’avviso di codesto Ministero al riguardo.

 

IL SEGRETARIO GENERALE

 


 

RISERVATO

 

AMBASCIATA D’ITALIA                                                                                                                          Allegato n. 1

n.2581/1360

 

Mosca, 4 dicembre 1946

 

Oggetto: Prigionieri di guerra italiani

 

Ho l’onore di trasmettere la traduzione di una nota verbale, con la quale questo Ministero degli Affari Esteri comunica che il rimpatrio dei prigionieri di guerra italiani dall’URSS è stato ultimato nell’agosto u.s.

La nota conferma la dichiarazione già fatta, al principio del mese di novembre, dal Capo dell’Ufficio Italia; e, in più, dopo avere ricordato che il rimpatrio è avvenuto d’iniziativa del Governo sovietico per manifestare la sua benevolenza al Governo italiano, dà un elenco numerico degli scaglioni di ex prigionieri rimpatriati, con le relative indicazioni della data, luogo e delle autorità, cui ogni gruppo è stato consegnato.

Con questo passo il Governo Sovietico vuol farci capire che esso considera definitivamente chiusa la questione dei nostri prigionieri di guerra. Ed anzi, nel tono un po’ secco e burocratico di qualche frase, specie nel primo capoverso, mi sembra di vedere trasparire malcelato fastidio, se non addirittura irritazione, per le “delusioni” cui ha dato luogo in questi ambienti l’iniziativa ricordata nella nota sovietica.

Sono conosciuti i termini della questione. Da un lato il Governo Sovietico nell’agosto del 1945, approfittando della presenza a Mosca di una delegazione sindacale italiana presieduta dall’On.le Di Vittorio, diede l’annuncio di voler rimpatriare i nostri prigionieri di guerra, complessivamente circa 21.000 uomini.

Dall’altro l’opinione pubblica italiana, anziché accogliere con entusiasmo questo “atto di benevolenza”, come si attendevano i dirigenti sovietici, rimane profondamente turbata per lo scarso numero dei prigionieri denunciato da Mosca in confronto degli 80-100 mila uomini che il nostro Comando aveva dato a suo tempo come dispersi nella campagna di Russia. In vari ambienti italiani sorse l’angoscioso dubbio che, oltre al numero denunciato ufficialmente, vi fossero nell’URSS migliaia e migliaia di prigionieri che il governo sovietico non intendeva restituire.

Non vi è dubbio che da parte di alcuni giornali e gruppi politici italiani si soffiò nel fuoco a scopi di propaganda anti-comunista e anti-sovietica. Ma è altrettando evidente che i dirigenti di questo Paese non si resero conto come, al di fuori degli intrighi interessati di certi partiti politici, il turbamento e l’angoscia dell’opinione pubblica italiana erano una manifestazione spontanea, e come la responsabilità di tutto ciò doveva imputarsi proprio alle stesse autorità sovietiche, per quel velo di mistero che avevano lasciato sorgere attorno al problema dei prigionieri, sia durante la guerra – rifiutandosi allo scambio delle notizie attraverso la Croce Rossa Internazionale, sia – dopo l’armistizio – rifiutandosi di dare gli elenchi dei prigionieri, e ponendo dilazioni e ritardi di ogni genere alle richieste nominative sulla sorte dei prigionieri stessi.

L’Ambasciatore QUARONI, ogni qualvolta qualche dirigente di questo Ministero degli Affari Esteri ha manifestato il malcontento sovietico per l’”ingratitudine” italiana, non ha mancato di chiarire ai suoi interlocutori i sentimenti e le reazioni della nostra opinione pubblica.

Ma i sovietici non si possono rendere conto di certe “sentimentalità” estranee al loro sistema. Tanto è vero che il loro atteggiamento non è stato per nulla differente nei riguardi dei prigionieri degli altri Stati ex-nemici come pure degli internati o prigionieri alleati liberati dall’esercito rosso.

Francesi, olandesi, belgi e perfino i britannici non ebbero mai la possibilità di visitare i campi ove si potevano trovare loro connazionali “liberati”, di averne elenchi, ecc. Qualche volta, come gli olandesi, se li videro consegnare da un giorno all’altro, senza il minimo preavviso, dopo mesi e mesi che le loro autorità diplomatiche stavano insistendo per averne almeno qualche notizia. Ancora recentemente mi risulta che ex-prigionieri inglesi e francesi, provenienti da campi di concentramento dislocati nell’interno del Paese, sono passati alla spicciolata, ma sotto buona guardia, per Mosca diretti ad Odessa o ad altro porto d’imbarco; le loro rispettive autorità diplomatiche non erano state preavvisate del loro passaggio e, venutene casualmente a conoscenza, non riuscirono ad ottenere l’autorizzazione di prendere con essi contatto, durante la breve sosta in una delle stazioni di questa Capitale.

Si dice qui, e do l’informazione per quello che può valere, che spesso molte famiglie russe non hanno avuto notizia ufficiale della morte in combattimento dei loro cari; la hanno dovuta solo presumere quando, al momento del congedamento delle classi, non sono più tornati indietro.

Evidentemente le autorità governative sovietiche, secondo tradizioni ereditate dal regime precedente, non danno a questo fatto tutta l’importanza che esso riveste invece negli Stati occidentali ove – durante la guerra – una delle più grandi preoccupazioni dei governanti è stata appunto di organizzare il servizio delle notizie sui caduti e sui prigionieri di guerra.

Non vi è dubbio – ripeto – che in tutta la questione i russi non si siano ben resi conto di certi sentimenti dell’opinione pubblica italiana. Ma bisogna pur dire che da noi la gente si è lasciata trascinare fuori della realtà, e ha dato corpo a illusioni e leggende del tutto inconsistenti.

La situazione mi sembra, invece, debba essere definita nei seguenti punti:

 

1°) – la speranza che la maggior parte degli 80-100mila uomini dati come dispersi dal nostro Comando, fossero prigionieri dell’URSS, è stata smentita da quel poco che è affiorato sulla nostra disastrosa ritirata, come ha già detto altra volta l’Ambasciatore QUARONI. La Maggior parte di quei “dispersi” sono purtroppo caduti, o uccisi in combattimento, o assiderati dal freddo nella ritirata, oppure stroncati dallo stesso freddo e dalla fame nel primissimo periodo della prigionia, quando fatalmente l’andamento della battaglia e la scarsa organizzazione di questo servizio non permetteva ai comandi di prima linea dell’esercito rosso di occuparsi dei prigionieri, che venivano fatti affluire nelle retrovie in condizioni disperate.

 

2°) – Un secondo gruppo di qualche migliaia di prigionieri, che erano rimasti vivi dopo le prime settimane, sono deceduti nel corso della lunga prigionia per non aver potuto resistere fisicamente al ripetersi dei duri inverni e alle privazioni loro imposte.

Come è già stato riferito, questa Ambasciata ha richiesto ripetutamente al Ministero degli Esteri sovietico l’elenco dei nostri militari deceduti in prigionia. Non mi faccio però molte illusioni in proposito. Anche se alla fine ci manderanno questi elenchi, non saranno completi.

I campi di prigionieri sono assai numerosi e dislocati in località, lontanissime l’una dall’altra, del territorio sovietico; tenuto conto dell’esistente organizzazione burocratica, è legittimo qualche dubbio che le autorità centrali riescono a raccogliere notizie e dati che, concernendo prigionieri ormai scomparsi, non figurano certo più nei documenti amministrativi dei vari campi.

Cito, ad esempio, il caso del capitano Guido Giglioli fratello del Console Giglioli. Il Ministero degli Affari Esteri dell’URSS ci aveva dato nel luglio scorso notizia ufficiale del suo decesso. Ora dopo mesi e mesi di insistenti richieste da parte nostra, non è ancora riuscito a procurarsi il certificato di morte. Eppure è da escludere che vi sia un interesse qualsiasi a non consegnarci tale certificato, perché - se per ipotesi questo interesse vi fosse stato – il Ministero non vi avrebbe comunicato ufficialmente l’avvenuto decesso. La mancata consegna del documento è in realtà da ascriversi a difficoltà d’ordine, e sarebbe forse il caso di dire “disordine, amministrativo”.

 

3°) È da presumersi poi che non meno di qualche centinaio di prigionieri, fuggiti dai campi o liberati per una ragione o per un’altra, si trovino dispersi nel territorio sovietico, magari accasati con donne locali. Essi difficilmente riusciranno o vorranno dare notizie. Solo, sporadicamente ne rivedremo di tanto in tanto riaffiorare qualcuno da questo immenso territorio, quando ragioni di necessità o di nostalgia li spingeranno ad avvicinarsi all’ambasciata allo scopo di ottenere sussidi o un appoggio per il rimpatrio.

 

4°) – Secondo la dichiarazione fatta dal Capo Ufficio Italia, è stato trattenuto nell’URSS un gruppo di criminali di guerra, di cui le autorità sovietiche ci daranno l’elenco al termine del procedimento giudiziario che li riguarda. Si tratterebbe solo di un gruppo di una trentina di persone.

 

5°) – Oltre ai militari di cui al numero 3 e 4 e a quelli rimpatriati, si trovano ancora nostri prigionieri in Russia?

In Italia si parla di migliaia e diecine di migliaia. Qui si dice nel modo più reciso che non ce ne sono più, ed anzi non si nasconde un vivo malumore per i dubbi affiorati nella nostra stampa. Il tono delle comunicazioni e conversazioni ufficiali è assai chiaro; particolarmente vibrata a questo riguardo la smentita Tass, di cui ho riferito con telegramma odienrno n. 826.

Quale è la vera situazione?

Premetto che non ho elementi sicuri di giudizio, ma sono portato a credere che nostri militari si trovino ancora nei vari campi di concentramento (e di lavoro obbligatorio), dispersi fra prigionieri di altra nazionalità. È difficile azzardare presunzioni sul numero di essi. Ma credo che, fino ad un certo punto, sia da escludere la cattiva fede da parte sovietica. Mi spiego meglio: le Autorità centrali sovietiche sanno certamente della presenza di questi nostri prigionieri in Russia ma non sono riuscite a rintracciarli per provvedere al loro rimpatrio. Si tratterebbe in altre parole di quei prigionieri “dispersi”, della cui residenza attuale – come ha detto vagamente il Capo dell’Ufficio Italia – le Autorità sovietiche non avrebbero notizie.

 

 

 

 

 

martedì 9 febbraio 2021

Bollettino del Centro Studi sul Valore MIlitare dell'Istituto del Nastro Azzurro

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO VIII, II, N. 2, 1 febbraio 2021

VIII/2/226- La decodificazione di questi numeri è la seguente VIII anno di edizione, 1I il numero progressivo di Infocesvam, 226 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro.

VIII/2/227 – Il Sito dell’Istituto (www.istitutodelnastroazzurro.org) riporta, dal gennaio 2019, al comparto CESVAM articoli dei collaboratori del CESVAM. Dal mese di Gennaio 2021 la cadenza da cinque giorni è stata porta ad un articolo ogni due giorni. La consultazione di tale comparto da informazioni sullo stato delle ricerche connesse ai Progetti attivati dall’Istituto

VIII/2/228 Il Frequentatore L.L, del master di Politica Militare Comparata svolgerà una tesi con argomento le fortificazioni di arresto nel confine orientale al tempo della guerra fredda.

VIII/2/229 E’ stato dato alle stampe il n. 2 del 2020 della Rivista QUADERNI che sarà in distribuzione nella prima decade di febbraio da parte delle Edizioni ArcheoAres

VIII/2/230 - Il CESVAM dopo l’autonomia culturale e di ricerca ha anche raggiunto l’autonomia finanziaria per l’anno in corso

VIII/2/231 – Il Blog www.studentiecultori.blogspot.com riporta gli argomenti di tesi sia per il Master in Storia che per quello in Politica Militare Comprata. I blog, si ricorda, sono una delle fonti più immediate per argomento di tesi.

VIII/2/232 – Il Lunedì di ogni settimana è confermato come ricevimento Frequentatori dei master attivati dalle ore 10 alle 13 con modalità in uso.

VIII/2/233 – Progetto 2017/1 I Prigionia della Prima Guerra Mondiale. Delle 16 Città della Austria e 6 della Ungheria contatta al fine di avere documentazione dei campi di prigionia in cui erano presenti soldati italiani, alla data odierna hanno risposto 3 città dell’Austria ed 1 dell’Ungheria.

VIII/2/234 – Progetto 2016/3 – Dizionario della Guerra di Liberazione. Predisposto al 90% il Glossario del 1945. Attualmente il Col., Osvaldo Biribicchi procede alla revisione. Praticamente la situazione del mese scorso

VIII/2/235 – Il Ministero della Difesa – Gabinetto del Ministro ha comunicato l’importo assegnato per l’anno 2020, comprese le proposte di progetti. L’importo avrebbe dovuto versarlo sul conto dell’Istituto nel mese di Gennaio, ma questo non è avvenuto. Di conseguenza i progetti del 2020 iniziano ad essere attuati dal momento dell’accredito. Le aspettative è che verrà versato nel mese di febbraio 2021

VIII/2/236 – La campagna di divulgazione ed informazione delle ricerche realizzate è in pieno svolgimento. Ogni settimana  a tutte le Federazioni ed ad altri soggetti vengono inviate note in merito ai volumi pubblicati. Questo a solo titolo di informazione

VIII/2/237 – Società Editrice Nuova Cultura. Collana i Libri del Nastro Azzurro. Dato il Visto Si Stampi al Volume di Nicola della Volpe “I Partigiani per la Guerra Partigiana Disponibile da gennaio 2021-

VIII/2/238 – Progetto 2019/1 Il Corpo Italiano di Liberazione ed il Valore Militare Dalle Mainarde al Metauro 1944. Vede il contributo di due tesi di laurea del Master in Storia Militare Contemporanea. Questo ha fatto così che le ricerche permetteranno di pubblicare forse due volumi anziché uno.

VIII/2/239 - Il blog www.storiainlaboratorio.blogspot.com riporta i Bollettini Infocesvam dal 1 agosto 2020. Blog aggiornato al 10 febbraio 2021

VIII/2/240 - Il Progetto 2017/1 dedicato ai soldati sulla testa di ponte di Anzio ha trovato materiali ulteriori nell’Archivio del Museo dello Sbarco di Anzio diretto da Patrizio Colantuono

VIII/2/241 Si constata lo scarsissimo interesse dei volumi della Collana del Nastro Azzurro da parte dei Soci del nastro Azzurro. Con le eccezioni del caso, questo è un ulteriore elemento di valutazione in merito alle scelte del CESVAM

VIII/2/242 – IL blog www.atlantestartegico.blogspot.com riporta i lineamenti generali di consultazione dei blog affiliati e le notizie guida per la compilazione delle tesi di laurea al Master di Politica Militare Comparata.

VIII/2/243 – Il 31 gennaio 2021 si è concluso il I Semestre dell’Anno Accademico 2020/2021. Le lezioni in presenza, purtroppo sono state condizionate dai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e tutto si è svolto on line.

VIII/2/244 – La Sessione di Laurea invernale del Master in Politica Militare Comparata Dal 1960 ad oggi si terrà Giovedì 25 Febbraio 2021 alle ore 15.

VIII/2/245 – Il Venerdì di ogni settimana, a partire dal mese di Febbraio sarà dedicato all’aggiornamento della piattaforma CESVAM e delle filiere dei Blog. Ci si avvarrà dell’opera e del lavoro della Dott.ssa Chia Mastrantonio, che curerà anche le varie forme di promozione e divulgazione

VIII/2/246 Il blog www.internamentoereticolati.blogspot.com riporta i resoconti della Giornata della Memoria 2021 e note e documenti sul tema dell’internamento di guerra e di pace.

VIII/2/247.  La sessione di Laurea invernale del Master di 1° Liv. Storia Militare Contemporanea1796 – 1960  Anno Accademico 2020/2021 si terrà il 25 febbraio 2021 alle ore 15. Con questa sessione si conclude la II Edizione del predetto master

VIII/2/248. – Non sono state rinnovate le credenziali di accesso al CESVAM a tre collaboratori ordinari. Come noto il CESVAM a termine di ogni semestre accademico rinnova le credenziali ai suoi componenti. Il non rinnovo, come prassi, non necessità di motivazione pubblica.

VIII/2/249 – Progetto Prigionia 2017/2. Avviata la fase di editing della ricerca dedicata a Padre Minozzi condotta dal Dott. Massimo Squillaci

VIII/2/250 Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 marzo 2021. I precedenti numero di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblica su www.cesvam.org