1866 QUATTRO BATTAGLIE PER IL VENETO

1866 QUATTRO BATTAGLIE PER IL VENETO
Il volume e acquistabile presso tutte le librerie, oppure si può chiedere alla Casa Editrice (ordini@nuovacultura.it) o all'Istituto del nastro Azzurro (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

1866 Il Combattimento di Londrone

ORDINE MILITARE D'ITALIA

ORDINE MILITARE D'ITALIA
CAVALIERE DI GRAN CROCE

Collana Storia in Laboratorio

Il piano editoriale per il 1917 è pubblicato con post in data 12 novembre 2016

Per i volumi pubblicati accedere al catalogo della Società Editrice Nuova Cultura con il seguente percorso:
www.nuovacultura.it/catalogo/collanescientifiche/storiainlaboratorio

.La collana Storia in Laboratorio 31 dicembre 2014

.La collana Storia in Laboratorio 31 dicembre 2014
Collana Storia in Laboratorio . Scorrendo il blog si trovano le indicazioni riportate sulla quarta di copertina di ogni volume. Ulteriori informazioni e notizie possono essere chieste a: ricerca23@libero.it

Testo Progetto Storia In Laboratorio

Il testo completo del Progetto Storia in Laboratorio è riportato su questo blog alla data del 10 gennaio 2009.

Si può utilizzare anche la funzione "cerca" digitando Progetto Storia in Laboratorio.

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La Collana Storia in Laboratorio al 31 dicembre 2011

La Collana Storia in Laboratorio al 31 dicembre 2011
Direttore della Collana: Massimo Coltrinari. (massimo.coltrinari@libero.it)
I testi di "Storia in Laboratorio"
sono riportati
sul sito www.nuovacultura.it
all'indirizzo entra/pubblica con noi/collane scientifiche/collanastoriainlaboratorio/pagine 1 e 2

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mercoledì 31 agosto 2022

Ordinamenti Il Quadro di battaglia del regio Esercito. 10 giugno 1940 Bibliografia

 

Bibliografia

Ministero della Guerra, Calendario R. Esercito, XVII – 1939 – XVIII, a cura del S.I.M. Servizio Informazioni Militari, per le Edizioni Luigi Alfieri, Milano, 1938, - Rizzoli & C, Anonima per l’Arte della Stampa, Milano 1938

 

Ales S., Dell’Uomo F., Bandiere, Stendardi, Labari,e Gagliardetti dei Corpi Militari dello Stato. 1860 -2007.

Ales S., Crociani P., Viotti A., Struttura, Uniformi, Distintivi ed Insegne delle Truppe Libiche. 1912 -1943, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 2012.

Ascoli M., La Guardia alla Frontiera, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 2003,

Borgatti M., Storia dell’Arma del Genio, Roma, Edizioni Arti Grafiche, 1928.

Ceva L, Curami A., La meccanizzazione dell’Esercito fino al 1943, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1989. II Volumi

Chiusano A., Elementi di Araldica, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1995

Dell’Uomo F., Puletti R., L’Esercito Italiano verso il 2000. Storia dei Corpi dal 1861., Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1998.

Faldella E., L’Italia e la Seconda Guerra mondiale, Revisione di giudizi, Rocca San Casciano, Casa Editrice Cappelli, 1960

Figara A., Guardia alla Frontiera, Livorno, Edizioni Stella Maris, 1990.

Ghiachi Truppe coloniali italiane. Tradizioni, colori, Medaglie, Firenze, 1977

Grandi F., Dati Sommari delle artiglierie in servizio, Torino, Edizioni Vigliotti, 1934.

Montù C., Storia dell’Artiglieria italiana, Roma, Biblioteca di artiglieria e genio, 1934-1952, XVI Volumi

Lidell Hart, B. H., Storia di una Sconfitta. La Seconda Guerra Mondiale Raccontata dai generali del terzo Reich,, Milano, BUR, Rizzoli, 1998.

Manzoni C., Ordinamento dell’Esercito Metropolitano, delle forze coloniali e dei corpi armati, Torino, 1923.

Ministero della Guerra, Annuario Ufficiale delle Forze Armate del regno d’Itala. Sunti storici ed organici delle armi, corpi e servizi, Roma, Poligrafico dello Stato, 1938.

Rizza M., Le Truppe alpine e l’Associazione Nazionale Alpini nel terzo centenario,

Rochat G., L’Esercito Italiano da Vittorio Veneto a Mussolini, Bari, Laterza, 1987

Stefani F., Storia della dottrina e degli ordinamento dell’Esercito Italiano, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1985 e segg. VI Volumi.

Zabert S., Fortificazione permanente moderna, Torino, Edizioni Piemontese, 1939

 

mercoledì 10 agosto 2022

Ordinamento. Quadro di battaglia del Regio Esercito 10 giugno 1940. Premessa

 Premessa

Oggetto del presente volume è la individuazione delle unità, corpi e reparti che componevano il Regio Esercito italiano al 10 giugno 1940, giorno della dichiarazione di guerra alla Gran Bretagna ed alla Francia da parte del Regno d’Italia. Questa esposizione è, nella sostanza, la descrizione del Quadro di Battaglia nei suoi aspetti ordinativi, così come rappresentato in una pubblicazione del S.I.M., il Servizio Informativo Militare del 1940. È una fonte aperta, divulgativa, quasi di propaganda, che va presa cosi come si presenta.

L’ordine di esposizione è quello classico: prima si riportano gli Istituti di Formazione (Scuole e le Accademie) poi le Armi, che al tempo di chiamavano combattenti, con le loro specialità, indi i Servizi, cioè la logistica espressa attraverso le organizzazioni di funzione, indi i Corpi che erano presenti nel 1940 e che con la guerra sono scomparsi, come quello della Guardia alla Frontiera, e quelli delle Regie Truppe Coloniali, per la Libia, per l’Eritrea e per la Somalia. La fonte citata riporta anche una ampia iconografia del 1940 che rileva come la propaganda spesso è ingannevole. Molto di quanto è rappresentato, alla prova della guerra, in rapporto tra obiettivi/mezzi, sì rilevò non all’altezza, sia in termini di qualità che di quantità. Rimane, peraltro, il dubbio, se tutto ciò sia dovuto a cattivo impiego dottrinale o di comando o a reale insufficienza quantitativa e qualitativa. Ma per avere questo occorre articolare il Quadro di Battaglia con ulteriori dettagli, come la composizione numerica del personale, quella di armi e equipaggiamenti, quella dei mezzi ed automezzi, quella di dotazioni e scorte, ma si sarebbe andati i limiti per questo volume.  Così come è presentato, il Quadro di Battaglia permette di dire che il Regio Esercito italiano avrebbe dovuto dare, almeno nei primi mesi di guerra, risultati più positivi di quelli poi realmente conseguiti, in quanto era una entità di tutto rispetto.

I limiti di spazio sono individuati nei confini del Regno d’Italia quali erano nel 1940: il territorio metropolitano, quello che veniva definito “la madrepatria”, indi il Regno d’Albania con i suoi confini del 1939, poi il Dodecanneso, la Libia, l’Eritrea e a la Somalia, che erano considerate colonie, e il territorio del Regno d’Etiopia, conquisto, ma non assoggettato completamente, nel 1936. Eritrea, Somalia e Regno d’Etiopia, tutti territori nel cosiddetto Corno d’Africa, erano denominati anche A.O.I., Africa Orientale Italiana.

I limiti di tempo sono precisi: il 1940, nel mese di giugno, nella avvertenza che in quei mesi iniziali dell’anno erano stati adottati vari provvedimenti ordinativi, in relazione alla nostra dichiarata “non belligeranza”, ma sostanzialmente non incidenti nel Quadro di Battaglia, così come noi lo stiamo presentando.

Scopo e finalità della ricerca, di cui questo volume è espressione, è quello di dare una idea delle nostre forze di terra, che non erano poi, in raffronto a quelle degli altri Eserciti europei, così deboli e inconsistenti come poi, nel secondo dopoguerra si volle far credere a giustificazione dei risultati conseguiti, e, in un contesto più ampio, a giustificare una guerra perduta. Certamente la guerra, divenuta mondiale, non si sarebbe vinta, come non la vinta né la Germania, né tantomeno, la stessa Francia, invasa, divisa ed occupata per cinque anni, e, nella sostanza strategica, la stessa Gran Bretagna. Ma, per L’Italia date le forze a disposizione, una condotta migliore e qualche vittoria su larga scala, che in 39 mesi di guerra non fu mai conseguita, che si poteva, peraltro, conseguire avrebbe dato al Regio Esercito, inteso nella sua globalità, più prestigio e più considerazione.

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