LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
martedì 31 dicembre 2019
Il caso Vecchiarelli-. la Resa della 11a Armata 1
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Grecia Continentale
La
Grecia continentale era presidiata dalla 11a Armata al comando del generale
Carlo Vecchiarelli. In seguito ad accordi intercorsi tra il Comando Supremo
italiano e l’Alto Comando tedesco si era nella tarda primavera del 1943
trasformata in un armata italo-tedesca e sotto la data del 28 luglio 1943 era
passata alle dipendenze operative del comando tedesco del Gruppo Armate Est, al
comando del generale Alexander Lohr con sede a Salonicco. Una situazione
alquanto difficile in quanto i Comandi ed i reparti erano praticamente misti
con quelli tedeschi.
mercoledì 25 dicembre 2019
Il caso Rosi. Il problema della mancata Norimberga italiana
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Jugoslavia meridionale e Albania
Con la cattura del Comando gruppo Armate Est si ha la conferma che il Comando Supremo nell’abbandonare Roma, si guardò bene dal dare istruzioni o offrire risposte perfino a quel gruppo di Armate che aveva costituito appunto per averlo alle dipendenze dirette. Caviglia aveva espresso un severo giudizio su Rosi, ma la generale non accadde nulla, al contrario di molti suoi comandanti dipendenti da lui che nel dopo guerra subirono processi e provvedimenti disciplinari.
Il caso Gambara ed il caso Rosi nella loro dinamica sollevano una questione che sarà necessario riprendere in esame: perchè in Italia non ci fu un progresso al vertice politico-militare che portò alla guerra ed alla conduzione della guerra stessa fino ad arrivare alla crisi armistiziale.
Nel gennaio 1018 guerra durante si insediò a Roma una Commissione che giudicò il comportamento di Cadorna e dei suoi comandanti, commissione che terminò i suoi lavori nel 1920 con una relazione dettagliata. Caporetto aveva avuto delle spiegazioni. Perchè di tutta la second guerra mondiale non si ebbe una Commissione di inchiesta, ma solo processi e provvedimenti disciplinari per comandanti in sottordine che non avevano alcuna possibilità di prendere decisioni supreme?.
venerdì 20 dicembre 2019
Il caso Rosi. Un giudizio critico
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Jugoslavia Meridionale ed Albania
Gen. Ezio Rosi |
La Caduta del Gruppo Armate Est si consuma dall’8 all’11
settembre. Come quello della 2° Armata e
dell’ 8° Armata, anche questo Comando, alle dirette dipendenze del Comando
Supremo si sgretola in poche ore. Il comportamento del gen. Rosi, che
tentò di blandire i tedeschi, è stato stigmatizzato dal Maresciallo
Caviglia, che scrive nel suo Diario
“Il solo che meriti veramente una condanna sotto
qualsiasi governo è il generale Rosi che ha consegnate tutte le divisioni ai
tedeschi, perché le disarmassero e le portassero in Germania prigioniere. Egli
comandava un Gruppo di Armate ….. e aveva preteso quel comando sostituendosi
con abile intrigo al generale Geloso al quale il comando spettava. Rosi è un
burocrate, Geloso è altra tempra di soldato e di generale. Rosi ha tirato al
boccone grosso. Era Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, posto che
occupava senza le qualità necessarie. Si è promosso comandante di gruppo di
Armate comando non necessario. Ora avrà il fatto suo. Io l’avrei sottoposto ad
un tribunale di guerra. Questo pensai il 10 settembre quando telegrafò a Roma,
al Comando Supremo. Un generale tedesco gli aveva domandato che gli consegnasse
le sue divisioni. Rosi aveva venticinque divisioni, se non erro, e l’altro sei.
Al suo telegramma del 10 settembre fu risposto che il Comando Supremo non si
trovava a Roma. Così mi disse il generale Sogno.” [1]
domenica 15 dicembre 2019
Il caso Rosi. La caduta del Comando Gruppo Armate Est
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Jugoslavia Meridionale ed Albania
Alla mattina del 9 settembre il generale Rosi riprese le trattative con i
tedeschi, sottolineando che non poteva dare risposta prima del 13 in quando
attendeva istruzioni da Roma; non poteva peraltro accettare di collaborare con
le forze germaniche e vietò iniziative di comandanti subordinati senza un suo
specifico e noto ordine. Intanto doveva proseguire i movimenti di truppe
italiane verso i punti di radunata.
Alle 22 del 10
settembre il generale Rosi ricevette dai tedeschi un ultimatum con il quale gli
si imponeva la firma immediata dell’ordine di disarmo con in cambio la promessa
del rimpatrio via mare delle truppe italiane. Rosi cercò di prendere ancora
tempo ma la mattina dell’11 settembre i tedeschi circondarono con carri armati
ed autoblindo la sede del comando del Gruppo Armate Est Tirana, irruppero nei
locali, puntarono le armi contro il gen. Rosi e lo catturarono con tutti gli
ufficiali del comando.
lunedì 9 dicembre 2019
Il caso Rosi. Il Gruppo di Armate Est
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Jugoslavia meridionale ed Albania
Il Comando Gruppo Armate Est, sede a Tirana, dipendeva direttamente dal
Comando Supremo, era retto dal generale Ezio Rosi, ed aveva alle dipendenze la
9a Armata, di stanza in Albania, il VI Corpo d’Armata nella Erzegovina e nella
Dalmazia meridionale ed il XIV Corpo d’Armata in Montenegro ed il Comando delle
Forze Armate dell’Egeo. Uno degli errori che si commise nell’estate fu quello
di permettere a forze germaniche di occupare tutti gli aeroporti esistenti
nella giurisdizione del gruppo di Armate e di controllare il porto di Durazzo,
ponendo così di fatto sotto controllo tedesco tutta la rete stradale che ed il
maggior porto dell’Albania.
All’annuncio dell’armistizio, il gen. Rosi, che non aveva
avuto il promemoria n. 2 del Comando Supremo e quindi era all’oscuro di ogni
trattativa armistiziale, cercò di prendere tempo di fronte alla richiesta
tedesca che chiedeva il disarmo di tutte le unità italiane, rinviando la
trattativa all’indomani 9 settembre. Intanto emanava ordini che tendevano alla
riduzione dei presidi ed alla concentrazione delle forze nelle località
maggiori, evitando conflitti con le forze germaniche; ordinava il presidio e la
tenuta dei principali porti albanesi, Valona, Durazzo e Cattaro; la partenza
delle navi e dei velivoli per l’Italia o l loro distruzione in caso cadessero
in mano straniere.
giovedì 5 dicembre 2019
QUADERNI DEL NASTRO AZZURRO N. 1 DEL 2019 SOMMARIO E NOTA REDAZIONALE
Anno LXXX, Supplemento XI, 2019, n. 1,
11° della Rivista “Quaderni”
indirizzo:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
Editoriale del Presidente. Carlo Maria Magnani: ………………………………………………… ….Pag.5
In vista della Giornata del decorato. Torino 5-6 aprile 2019……………………………………………………Pag.5
IL MONDO DA CUI VENIAMO: LA MEMORIA
APPROFONDIMENTI
Alessia Biasolo, La causa dello sfacelo secondo Mussolini………………………………………………..…..Pag. 11
Massimo Coltrinari, La battaglia di Caporetto e la promessa del Re. La questione agraria
Una storia italiana…………………………………………………………………………..………….... Pag.15
DIBATTI
Marco Gioacchini, Considerazioni sul contributo degli I.M.I. all’industria tedesca:1943-1945 ……….... Pag.23
Giovanni Cecini, Il militare Alberto Sordi di celluloide. ”La Grande Guerra e “Tutti a casa”……………. Pag.49
ARCHIVIO
Massimo Baldoni, Manfredo Fanti, dalla congiura conto il Duca a fondatore del Regio Esercito Italiano.. Pag.61
MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Chiara Mastrantonio, Il sacrario delle Fosse Ardeatine. Una lettera interessante.……………………….... Pag.73
Posteditoriale: Antonio Daniele, Il …………………………………..…………………………………………….Pag. 91
IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA’ DI OGGI
GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE
Antonio Trogu, Civil-military cooperation: Definition. Purpose ad Situation…………………………………….……Pag. 95
SCENARI, REGIONI, QUADRANTI
Federico Salvati, Chi ha paura dell’orso Russo? (parte I)………………………...................................………………Pag. 103
Segnalazioni Librarie. ……………………………..…………………………………….……………...………... Pag.111
Autori. Hanno collaborato a questo numero.…………....…………………………………………………………..Pag.112
Articoli di Prossima Pubblicazione…………………..……………………………………………….…………… Pag.112
• CESVAM NOTIZIE
Centro Studi sul Valore Militare……………………………………………..…………………………..………………….Pag. 113
•
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 6°, VIII, 2018, Settembre 2018, n. 33……………………… Pag.117
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 6°, IX, 2018, Ottobre 2019, n. 34…………………….………..Pag.118
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 6°, X, 2018, Novembre 2019, n. 35………………………….. Pag.121
PER FINIRE
Massimo Coltrinari, Il Valore Militare attraverso le Cartoline Militari ed oltre…...
Nota redazionale
L’inizio di ogni anno è sempre utile per tracciare un programma preventivo di quanto si vuole fare in merito alle attività editoriali del CESVAM. Iniziamo con la Rivista, questa rivista, QUADERNI del Nastro Azzurro che sta attraversando un momento di crescita tanto interessante quanto difficile. Si è adottata per lei una linea editoriale basata sui contributi dei frequentatori del Master di 1° Liv. in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960. Il Master ha preso avvio in questi mesi e promette bene, ma ancora i frequentatori sono nella impossibilità di collaborare con la rivista. Si pensa che lo saranno al memento della richiesta della Tesi, che presumibilmente avverrà dopo l’estate prossima in quanto la sessione autunnale di discussione sarà a novembre. Per quella data forse avremo i primi contributi. Quindi fino al n. 4 del 2019 è difficilmente prevedibile contributi dei frequentatori. Quindi la line editoriale sarà quella fin qui adottata, volta a focalizzare alcuni aspetti del Valore Militare come fattore immateriale di ogni strategia. Nel frattempo è in pieno approntamento il n. 3 del 2019 che sarà dedicato completamente alla presentazione delle attività del CESVAM, che attualmente attivano quindici comparti.
Altra indicazione che si vuole fare è la partecipazione del CESVAM a due principali attività che la Presidenza del Nastro Azzurro ha in animo di attuare: La Giornata del Decorato a Torino il prossimo 5 aprile e il 6° Incontro “Avversari ieri, amici oggi” che si terrà in Italia nel mese di giugno. Il CESVAM vi parteciperà, a concorso delle attività con un convegno, come prassi, per la Giornata del decorato, che sarà la continuazione come tema scientifico di quello della Giornata del Decorato 2018, ovvero sarà dedicato allo studio del valore militare e la crisi armistiziale del settembre 1943. Per l’incontro con gli amici della Croce Nera d’Austria è in programma una conferenza dedicata all’opera di ricostruzione del Regio Esercito all’indomani della fine della grande guerra per il ripristino degli argini dei fiumi e delle strade e dei ponti, sia ordinari che ferroviari per riportare alla regolarità la viabilità sconvolta dalle operazioni di guerra.
Sotto il profilo della pubblicazione di volumi, in questa primavera dovrebbero vedere la luce il volume dedicato al 1866, dal titolo “Quattro Battaglie per il Veneto”, dedicato alla Storia del Risorgimento, il primo volume dedicato alle operazioni sul litorale laziale, ovvero allo sbarco di Anzio, e ai volumi dedicati alle leggi raziali del 1938, oltre al completamento del Dizionario minimo della Grande Guerra.
Una prospettiva, quella descritta, estremamente impegnativa, che vede il CESVAM impegnato in tutte le sue risorse. E’ un aspetto, questo, di interpretazione operativa dell’Istituto del Nastro Azzurro come ente morale, ovvero come quel soggetto che si adopera per diffondere nella società i valori raccolti nello Statuto. Rimane sullo sfondo l’altro aspetto, quello associativo-combattentistico, che viene lasciato completamente in mano alle attività delle altre componenti dell’Istituto, prime fra tutte le Federazioni Regionali.
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