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La prigionia italiana nella Seconda guerra mondiale ha una
articolazione molto complessa. La prigionia di guerra, per il Diritto
Internazionale, inizia con la dichiarazione di guerra e termina con la firma
del Trattato di pace tra le nazioni belligeranti. In questo arco di tempo vi
possono accedere situazioni volute dalle parti che, attenuando o sospendendo la
violenza bellica, non determinalo la fine della guerra. E’ il caso della tregua
oppure dell’armistizio, che possono portare al Trattato di pace, e quindi alla
fine della guerra, oppure alla ripresa della guerra stessa. La prigionia di
guerra italiana nella seconda guerra mondiale quindi si sviluppa dal 10 giugno
1940, giorno della Dichiarazione di Guerra e termina il 10 febbraio 1947,
quando il primo ministro De Gasperi firmò a Parigi il Trattato di Pace.
L’Italia da quella data riprese la sua piena sovranità e divenne di nuovo un
paese indipendente. Dalla dichiarazione
di guerra all’8 settembre 1943 le nazioni a cui avevamo dichiarato guerra
tenevano in prigionia i soldati italiani catturati, secondo la Convenzione di
Ginevra del 1929. Con la firma dell’Armistizio proclamato l’8 settembre la
situazione non cambiò. Questo per le norme del Diritto Interazionale, ma anche
perché i nostri rappresentanti che trattarono le condizioni di armistizio
(armistizio corto) si “dimenticarono” di chiedere la restituzione dei
prigionieri italiani, mentre gli Alleati posero precise condizione di
restituzione. Dal settembre 1943, con il rovesciamento delle alleanze, si
determinò una condizione che chi cadeva nelle mani dei nuovi nemici non
rientrava nella Convenzione di Ginevra, mentre gli Ex nemici non restituivano i
prigionieri italiani, preferendoli tenere in loro mano come forza lavoro. Si
apre un segmento della prigionia italia ibrido, con caratteristiche peculiari,
diverse da chi era nelle mani della potenza cattore.
Con questo volume si affronta il tema della Prigionia
italiana in mano britannica, in particolare i soldati che prestarono servizio
in A.O.I, sia italiani che coloniali, che furono trasporti in Kenya, che ha
origine dalla resa dell’Amba Alagi del maggio 1941.
M.C
(vds:anche www.prigioniadiguerra.blogspot.com)